Inter, il dopo Handanovic incombe! Idee e domande sul futuro portiere
Il futuro di Samir Handanovic è un tema caldo in casa Inter. Ma la società, al momento, non può permettersi investimenti corposi. I nerazzurri rischiano di farsi trovare impreparati
ARRUGGINITO – Nelle ultime settimane se n’è parlato parecchio: Samir Handanovic è (quasi) finito sulla graticola dopo la prestazione con la Roma. Come spesso accade, poi, l’euforia dei risultati spinge ad accantonare i problemi. Ma l’Inter, prima o poi, sarà chiamata a sostituire l’esperto portiere sloveno, che ha il contratto in scadenza nel 2022 e a luglio compirà 37 anni.
TEMA CALDO – Le vicissitudini dello scorso campionato hanno spinto Antonio Conte a ritoccare le gerarchie, salutando Tommaso Berni e riportando alla base Ionut Radu, come secondo. L’avvio di stagione non esaltante, in termini di rapporto tiri/goal subiti, ha riportato la questione in auge: l’Inter dovrà sostituire il suo portiere, e quel momento potrebbe arrivare molto presto.
NOMI E DOMANDE – I nomi sul tavolo, al momento, sono i soliti: Alessio Cragno e Juan Musso. Ma entrambi costano parecchio, nonostante l’Inter possa vantare contatti proficui con entrambi i club di appartenenza. Tra l’altro, la questione portiere solleva una miriade di domande accessorie. L’Inter deciderà di puntare da subito su un nuovo profilo, magari affiancandolo ad Handanovic per una stagione? Oppure preferirà liquidare immediatamente lo sloveno? E ancora: si cercherà un profilo abile nel gioco con i piedi? Il futuro della fascia da capitano quale sarà? Tutte domande a cui è molto complicato dare una risposta in questo stato di cose, tenendo conto della situazione economica non felice del club nerazzurro. Secondo alcuni, però, la questione Handanovic avrebbe dovuto far scattare il campanello d’allarme per la successione almeno un anno fa. In questo contesto, il pericolo di non poter investire da subito su un profilo credibile è molto concreto. D’altronde, l’idea che Handanovic non sia eterno è venuta a galla con brutalità nelle ultime settimane e l’Inter, ancora una volta, non dovrà farsi trovare impreparata.