Inter, esce Perisic e si spegne la luce. Due indizi fanno una prova?
Perisic si sta rivelando un giocatore sempre più fondamentale per gli equilibri dell’Inter. Lo si è potuto notare proprio quando l’esterno croato non era in campo, contro Lazio e Juventus. Solo una coincidenza?
USCITA – Al 72′ di Inter-Juventus, Simone Inzaghi ha tolto dal campo Ivan Perisic e ha fatto entrare Denzel Dumfries. I nerazzurri erano in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Edin Dzeko nel primo tempo e si sono fatti riprendere dal rigore di Paulo Dybala negli ultimi minuti. L’uscita dell’esterno croato si è rivelata quindi decisiva, non solo perché è stato proprio l’olandese a commettere l’infrazione in area (vedi articolo). Senza Perisic, l’Inter ha perso spinta offensiva e una delle poche soluzioni per far uscire palla e ripartire. Con Matteo Darmian, più difensivo, e Dumfries, ancora un pesce fuor d’acqua, l’Inter non ha più avuto sbocco sulle fasce e ha chiuso il match cercando solo di difendere l’1-0. Molto spesso infatti la squadra di Inzaghi si appoggia proprio sul classe ’89 in fase di transizione e questo contro i bianconeri è venuto pesantemente a mancare.
FONDAMENTALE – Era già successo contro la Lazio. Perisic, uno dei migliori in campo anche in quell’occasione, era uscito per lasciare il posto a Joaquin Correa. Contro la squadra di Maurizio Sarri, il croato era stato schierato da attaccante al fianco di Dzeko e aveva offerto una prestazione maiuscola. Uscito lui, l’Inter si era spenta. L’episodio del secondo gol dei biancocelesti ha poi trasformato la partita in qualcosa di difficile da commentare sotto il punto di vista tattico, ma i nerazzurri erano già usciti mentalmente dal match. Contro la Juventus, Perisic ha chiesto la sostituzione per un affaticamento, quindi la scelta era obbligata (vedi articolo). Ma due indizi possono costituire una prima prova concreta. L’Inter non può fare a meno di lui, sia a livello tecnico che a livello di peso caratteriale. Soprattutto in partite di questo spessore.