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Inter, ecco il paradosso: da giocare troppo ora gioca troppo poco

L’Inter col doppio rinvio delle sfide con Sampdoria e Juventus si trova in una situazione particolare: nell’ultimo mese ha giocato poco, forse persino troppo.

DA TROPPO A TROPPO POCO – Del calendario fitto di impegni dell’Inter si è parlato spesso, fin da inizio stagione. Gli impegni nelle coppe uniti alle varie pause per le gare delle nazionali spesso comprimevano tutto, mandando in campo gli uomini di Conte ogni tre giorni. Una situazione che, a causa di vari infortuni, ha spesso portato a riflessioni sull’adeguatezza della rosa nerazzurra in termini di quantità oltre che di qualità. Tutto questo, lungi da essere finito, chiaramente si riproporrà a breve, tra un mese o due. Pure aggravato visti i rinvii e le varie problematiche legate all’emergenza Coronavirus. In questo momento però l’Inter si trova nella situazione opposta: sta giocando poco, praticamente mai.

CHE CAMBIAMENTO – La prossima gara dell’Inter, sempre se non cambia ancora qualcosa, sarà il 9 marzo. Ma da quanto non gioca? L’ultimo impegno di campionato giocato dai nerazzurri è stato con la Lazio, il 16 febbraio. Poi il 20 e il 27 le due sfide di Europa League col Ludogorets. Vuol dire tre sole partite giocate in tre settimane piene, 21 giorni. Lo stesso numero disputato dagli uomini di Conte, giusto per fare un esempio, da inizio febbraio alla sfida con i ragazzi di Simone Inzaghi: il 2 febbraio l’Udinese, il 9 il derby col Milan, il 12 la Coppa Italia col Napoli. Tre partite in 10 giorni. Una differenza semplicemente incredibile.

TROPPO RIPOSO – Questo cosa significa per i giocatori? Se prima Conte aveva il problema di gestire i minuti per evitare di affaticare troppo certi elementi, ora si trova i giocatori riposati sì, ma pure troppo. Quasi disabituati al clima agonistico. In Europa League il tecnico aveva schierato le riserve proprio per amministrare le forze, ma con il doppio rinvio di Inter-Sampdoria e Juventus-Inter in sostanza hanno giocato solo loro. Lasciando stare chi come Handanovic non gioca da tempo per infortunio, i vari de Vrij, Skriniar, Brozovic, Candreva, Young, Lautaro Martinez praticamente non vedono il campo in modo consistente dal 16 febbraio. I loro minutaggi precisi recitano 90 minuti, 90, 122, 76, 99 e 154. Pochi, forse troppo. Un recupero eccessivo, che può diventare un boomerang. Un problema diverso e inedito che Conte deve gestire. Prima che i minuti diventino di nuovo troppi, ovviamente.

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