Inter, è tempo di analizzare, azzerare e correggere: cosa va e cosa non va
L’Inter ha terminato la stagione con Supercoppa e Coppa Italia e solo il secondo posto in campionato, a -2 dal Milan Campione d’Italia. Certamente l’amaro in bocca è tanto per la squadra di Inzaghi che ha avuto più volte l’opportunità di chiudere i discorsi facendosela sfuggire sempre. Ora bisogna analizzare, azzerare e correggere
LIMITI – L’Inter di Simone Inzaghi ha chiuso la sua stagione al secondo posto in classifica, a -2 dal Milan Campione d’Italia ma con due trofei in più in bacheca. Naturalmente l’obiettivo primario era lo scudetto seppur ai nastri di partenza i commenti fossero ben diversi, dunque l’amarezza c’è ed è innegabile. Il problema semmai sarebbe il contrario: vale a dire non provare alcun rimpianto per uno scudetto assolutamente alla portata dell’Inter, come ha dimostrato il campo. Il campo però ha dimostrato anche i limiti, forse più mentali che tecnici, di una squadra che tante volte ha avuto l’opportunità di mettere KO l’avversario e non lo ha mai fatto.
FORZA MENTALE – Il primo fattore da analizzare è proprio questo. Perché è vero che nel periodo gennaio-febbraio l’Inter ha avuto un calendario di fuoco con tanto di doppio confronto con il Liverpool ma competere ad alti livelli significa proprio questo. Oltre ad oculate scelte di mercato per rendere la rosa più profonda, bisognerà lavorare anche sulla forza mentale che nel calcio conta tanto quanto quella fisica e tecnica.
UMILTÀ – E qui possiamo arrivare direttamente a un secondo fattore da migliorare, ossia specchiarsi di meno e non sottovalutare mai l’avversario come successo nell’ormai famoso derby di ritorno con il Milan. La squadra di Inzaghi in quel frangente ha dimostrato per 70 minuti di essere più forte del suo avversario, ma le partite durano 90′ più recupero. E non esiste avversario superiore o inferiore. La corsa va sempre fatta su se stessi, sui propri pregi e sui propri difetti. Altrimenti è un attimo vedersi sfuggire gli obiettivi.
ANALIZZARE I DIFETTI MA ANCHE I PREGI: LA FORZA E LA DISPONIBILITÀ DEL GRUPPO
PREGI TANTI – L’Inter ovviamente non ha solo difetti. Anzi, i pregi sono molti di più. La forza e la disponibilità del gruppo, campioni esperti e meno esperti pronti ad apprendere, il coraggio di affrontare a viso aperto avversari anche più forti e il non voler mollare mai. La squadra di Inzaghi deve necessariamente ripartire da questi punti di forza, integrando la riflessione con ciò che non è andato. E poi ci sono due motori sempre importanti per la ripartenza di una squadra: una tifoseria che ci crede e la rabbia per un obiettivo importante sfumato anche (e soprattutto) per demeriti personali. Dopo una sconfitta ci sono due strade: soccombere o rinascere. L’Inter è obbligata a scegliere la seconda.