Inter, è Lukaku la vera fonte della manovra offensiva
Non i passaggi illuminanti di Eriksen, non la capacità di spezzare i raddoppi di Sanchez. Romelu Lukaku è l’asse di rotazione e rivoluzione per la manovra offensiva dell’Inter. Ecco perché ieri sera ne abbiamo avuto la conferma
CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE – Non serviva la prestazione di ieri per averne conferma. Ma una particolare congiuntura tattica ha permesso di osservare il grande apporto di Romelu Lukaku alla fase offensiva dell’Inter. Non bastano i 26 gol in 42 presenze, con la maglia nerazzurra, a spiegare quanto il belga sia cruciale nello sviluppo della manovra di Antonio Conte. Ieri, durante la sfida contro il Verona, il pressing degli scaligeri imponeva duelli singoli praticamente a tutto campo. L’Inter faceva fatica a passare per la mediana ma trovava facilmente il corridoio libero per Lukaku. Sfruttando la propria mole, il belga riusciva facilmente a gestire la sfera tenendola lontana dal marcatore Marash Kumbulla. A quel punto, con tempo e spazio per decidere la giocata, Lukaku aspettava l’inserimento dei compagni per mandarli al tiro.
INSOSTITUIBILE – La ripetitività di questo pattern tattico è stata quasi ossessiva in alcune occasioni, ma non sempre il belga (o i suoi compagni) sono riusciti a capire come sfruttare al meglio una dinamica in stile FUTSAL. Certo è che dopo l’uscita dal campo di Lukaku, per una botta (QUI gli ultimi aggiornamenti), l’Inter si è fisiologicamente abbassata. In molti hanno colpevolizzato Conte per quel cambio, ma di fatto il tecnico voleva solo preservare le energie del belga. E inoltre Lautaro Martinez è entrato in campo col piglio giusto. L’argentino ha utilizzato il suo corpo in modo diverso rispetto a Lukaku, ma comunque consentiva all’Inter di tenere basso il Verona. Di certo, il belga sembra l’unico vero insostituibile (al momento) per questa squadra.