Inter e l’attacco del futuro: Lukaku non è l’unico rebus

L’attacco dell’Inter è il reparto più in bilico in vista del futuro. Il club dovrà innanzitutto decidere cosa fare con Lukaku, in prestito dal Chelsea fino al prossimo 30 giugno. Ma i dubbi non sono legati solo al belga.
UN SOLO CERTO – La stagione dell’Inter si avvicina alla conclusione. Tra quindici giorni, il prossimo 10 giugno, i nerazzurri affronteranno il Manchester City nella finale della Champions League 2022/23. Dopodiché bisognerà pensare al futuro. Che sarà più roseo del previsto, grazie proprio agli incassi derivanti dal percorso europeo. ma che richiede un lavoro certosino da parte della dirigenza nel rinforzare una rosa capace di arrivare (per ora) in finale di Champions League. E uno dei reparti che richiederanno maggior attenzione è l’attacco. Dove, ad oggi, l’unico giocatore certo di essere ancora all’Inter nella stagione 2023/24 è Lautaro Martinez. Sugli altri componenti del reparto offensivo, invece, saranno necessarie valutazioni molto attente e puntuali.
SERVE ATTENZIONE – Tolto Lautaro Martinez, come dicevamo, gli altri tre attaccanti dell’Inter costituiscono un rebus. In primis Romelu Lukaku. Che non perde occasione di ribadire quanto ami l’Inter e quanto stia bene in Italia. Ma che al tempo stesso non è il solo artefice del suo futuro: bisognerà infatti accordarsi con il Chelsea per vederlo ancora a Milano l’anno prossimo. E poi c’è Edin Dzeko, il cui contratto scade il 30 giugno. Qui il rischio per l’Inter è di peccare di riconoscenza, offrendo un biennale da 5 milioni annui a un giocatore di 37 anni. Un “peso” economico difficile da sostenere, più a livello strategico che contabile. Per non parlare poi di Joaquin Correa. Il suo contratto scade tra due anni, ma l’ennesimo infortunio della sua esperienza (negativa) in nerazzurro non gioca a favore di una sua permanenza. A prescindere da come andrà la finale di Champions League, l’Inter ha l’occasione di ricostruire l’intero reparto potendo contare su risorse insperate. Un vantaggio da non sprecare assolutamente.
Correa chiude o quasi la sua stagione, e il bilancio è negativo
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