Inter, difensore cercasi: tra Akanji e Acerbi una differenza essenziale
L’Inter è alla ricerca di un difensore per completare la rosa. Tra i due candidati, Akanji e Acerbi, la scelta dovrebbe sembrare tuttavia obbligata.
TASSELLO MANCANTE – Lo ha detto anche Simone Inzaghi nella conferenza stampa di ieri (vedi editoriale). Per considerare completa la rosa 2022/23 dell’Inter manca un solo pezzo. Ossia un difensore centrale che possa fungere da backup di Stefan de Vrij. In sostanza, il sostituto di Andrea Ranocchia. Che, per chi se lo fosse dimenticato, non è più un giocatore nerazzurro dal 21 giugno scorso. Oltre un mese e mezzo di attesa per trovare la giusta opportunità sul mercato, considerando il budget più che limitato a disposizione di Beppe Marotta e colleghi. Che ora si trovano a dover scegliere tra due nomi.
LISTA CORTA – I due difensori candidati ad ereditare il ruolo di vice-de Vrij sono essenzialmente due per l’Inter. Parliamo di Manuel Akanji del Borussia Dortmund e Francesco Acerbi della Lazio. Entrambi considerati “usato sicuro”, con il secondo avvantaggiato da molti anni di militanza agli ordini di Inzaghi. Tuttavia, sebbene rivestano il ruolo di difensore centrale dal punto di vista tecnico-tattico, le differenze tra i due profili sono palesi.
PREZZO DEL CARTELLINO – Akanji, svizzero di origini nigeriane, è un difensore classe 1995 il cui contratto col Borussia Dortmund scade il prossimo giugno. Acerbi, invece, ha sette anni in più (classe 1988, come Ranocchia) e un contratto con la Lazio fino al 2025 (quando avrà 37 anni). Sono quindi entrambi in possesso di un cartellino dal prezzo molto basso, o per anni di contratto rimanenti, o per sopraggiunti limiti di età. Ma già da queste caratteristiche emerge chiaramente come quello di Akanji sia un profilo più adeguato per l’Inter. “Investire” su Acerbi dare sì a Inzaghi un profilo già noto, e quindi più semplice da inserire negli schemi. Ma tra dieci mesi metterebbe la società nella stessa situazione di oggi. Uno scenario da evitare, dopo il ricambio generazionale avviato negli ultimi due mesi.