Inter davanti a un paradosso di mercato: basterà la creatività?
L’Inter si prepara a una sessione di mercato molto complicata. Marotta stesso ha ammesso che serviranno formule creative per le operazioni in entrata. Prenderanno forma acquisti simili a quelli del passato recente?
DIFFICOLTÀ CONDIVISE – L’Inter non vive il suo miglior momento dal punto di vista economico, ma non è l’unico club in questa situazione. Checché ne dicano certe fonti, tutte le principali squadre – d’Italia e d’Europa – stanno attraversando un momento di sofferenza. Questo significa due cose: innanzitutto, servirà grande creatività da parte dei dirigenti per concludere operazioni importanti in entrata. Lo ha ammesso pure Giuseppe Marotta non più tardi di ieri (qui le sue dichiarazioni). Al tempo stesso, però, questa necessità di forza maggiore cozza con un’altra: mai come ora i club hanno bisogno di denaro in entrata. Una situazione che l’Inter può aggirare tentando di replicare alcune operazioni del passato.
SCHEMI DAL PASSATO – Nell’estate 2019, proprio Marotta piazzò due acquisti che si rivelarono fondamentali per l’immediato avvio della stagione successiva. Il CEO Sport dell’Inter acquistò Nicolò Barella e Stefano Sensi da Cagliari e Sassuolo. Due profili giovani, in piena rampa di lancio, e poco importa se due anni dopo le rispettive carriere si trovano ai poli quasi opposti. Qui è interessante ricordare solo le formule che portarono Barella e Sensi in nerazzurro. Entrambi arrivarono infatti con la formula del prestito: il numero 12 con diritto di riscatto, il 23 addirittura con obbligo di diventare totalmente nerazzurro dopo dodici mesi. E queste saranno le formule che caratterizzano questo mercato, per l’Inter e non solo. Soprattutto il mercato interno della Serie A non vedrà grandi esborsi economici, vista la generale situazione di difficoltà. I giocatori si muoveranno ugualmente, in attesa di un periodo più florido nell’estate 2022.