Inter, Covid e nazionali richiesti: in arrivo due settimane di tensione
Molti addetti ai lavori hanno fatto passare le ultime vicende dell’Inter come una specie di vacanza. Ma la Covid-19 non è uno scherzo e, complice la concomitanza con gli impegni delle nazionali, si preannunciano due settimane estremamente delicate per il mondo Inter
La Covid-19 sta tenendo in apprensione l’Inter e tutto ciò che orbita intorno all’universo nerazzurro. Il rinvio della partita con il Sassuolo, disposto dall’ATS di Milano, ha scatenato parecchie polemiche, ma il club di Steven Zhang non può ancora tirare un sospiro di sollievo, come alcuni hanno sostenuto sottovalutando l’impatto del coronavirus.
PREOCCUPAZIONI – I motivi principali per cui l’Inter avrà di fronte una settimana complicata sono due. Il primo riguarda l’effettiva gestione dei contagiati. Al momento, sono in quattro più un componente del gruppo squadra non identificato. Ma ovviamente bisogna tener conto del periodo di incubazione, prima di poter cantare vittoria. Tutta la squadra, peraltro, ha dovuto interrompere le attività ed è costretta all’isolamento fiduciario. Questo rende complicato gettare lo sguardo oltre la pausa nazionali. All’orizzonte, infatti, c’è già la sfida col Bologna del 3 aprile, che l’Inter (tra allenamenti interrotti e tesserati alle prese con la malattia) potrebbe disputare non al meglio delle sue possibilità.
GRANA – Il secondo motivo riguarda la gestione dei rapporti con le nazionali. Non è la prima volta che l’Inter si trova a dover concedere i proprie tesserati in un momento delicato della gestione. Potenzialmente, o quasi, ogni sosta arriva al momento sbagliato. Questa, almeno, porterà in dote la possibilità di recuperare i contagiati e sperare in una negativizzazione lampo degli stessi. Ma il club nerazzurro dovrà comunque lavorare sul piano diplomatico (in attesa dei tamponi), visto che le rappresentative nazionali sembrano voler andare oltre le vicissitudini legate alla pandemia (vedi articolo).