L’Inter continuerà a costruire dal basso, ma Inzaghi porta una novità
La costruzione della manovra è uno dei marchi di fabbrica dell’Inter Campione d’Italia. Ed anche Simone Inzaghi crede fortemente in questo. Ma probabilmente apporterà una modifica alla manovra nerazzurra.
SALITA LETALE – Nella stagione che sdogana definitivamente la costruzione di gioco a partire dal portiere, l’Inter si erge tra le migliori interpreti d’Europa. L’ex allenatore Antonio Conte ha lavorato sin dal primo giorno ad Appiano Gentile su questa nuova tattica per arrivare al gol, e i risultati dell’ultima stagione sono ottimi. Il manifesto della costruzione dal basso dell’Inter è senza dubbio il derby vinto 0-3 contro il Milan a febbraio (vedi video). Non tanto con la bruciante corsa di Romelu Lukaku verso la porta, quanto nell’azione dello 0-2, in cui ben nove nerazzurri toccano il pallone prima che Lautaro Martinez depositi in porta il pallone. Un vero e proprio marchio di fabbrica, insomma: cambierà qualcosa con Simone Inzaghi?
MAGGIOR RITMO – Nell’ultima stagione la sua Lazio ha incarnato un approccio nettamente più verticale. Per dirlo, basta analizzare la media di passaggi effettuati dai tre difensori. Quelli dell’Inter comandano con 66,4 passaggi di media a partita, a testa. I biancocelesti inseguono invece a 53,5. Tutti e tre i nerazzurri hanno una media superiore a 60 passaggi a partita, con Milan Skriniar che sale addirittura a 70. Nella Lazio, invece, solo Francesco Acerbi supera quota 60, con 63,7 passaggi a partita. Infine, il portiere: Samir Handanovic ha a malapena 3,8 lanci lunghi a partita; Pepe Reina sale addirittura a 7,4, nonostante sia più coinvolto del nerazzurro nell’impostazione (vedi focus). Con Inzaghi in panchina, quindi, è lecito attendersi un’Inter maggiormente votata alla verticalità, senza tuttavia dimenticare i codici di gioco imparati nelle ultime due stagioni.
Inzaghi e l’impostazione bassa: Reina più coinvolto persino di Handanovic