L’Inter di Conte con l’insostenibile assenza di un regista: esperimenti finiti
Antonio Conte si è dimostrato meno dogmatico di come venga descritto. Sta provando a plasmare il suo 3-5-2 avanzando uno dei centrocampisti sulla trequarti. Ma a pesare sugli squilibri del nuovo approccio è l’assenza del regista.
BASI SOLIDE – Antonio Conte ha uno stile di calcio ben preciso nella sua mente, e lo ha trapiantato anche nell’Inter. Lo scorso anno, al primo anno a Milano, è riuscito in tempi rapidissimi a ridisegnare la squadra con il suo amato 3-5-2. Un modulo in grado di esaltare la coppia d’attacco (55 gol in due), e di colmare presto le prime incertezze difensive (miglior difesa della Serie A). E far girare al meglio la squadra era il reparto mediano. Un reparto in cui ciascun elemento aveva ruoli e compiti ben precisi. Che quest’anno non si vedono più.
CODICI DI GIOCO – Ma i piani gara che hanno permesso a Conte di portare l’Inter al secondo posto in campionato e in finale di Europa League sembrano andati persi. L’unico vero innesto a centrocampo in estate è stato Arturo Vidal. Dopo tanta insistenza, il tecnico è riuscito ad avere il suo guerriero, che sotto la sua guida si è imposto come uno dei migliori centrocampisti del mondo. Ma questo comporta un nuovo equilibrio a centrocampo, che attualmente è ancora precario per non dire deficitario. Perché l’innesto di Vidal non ha tolto uno degli elementi fondamentali dell’Inter, anche per Conte.
REGISTA CERCASI – Quest’anno infatti il gioco dell’Inter non si dirama più dai piedi di un regista. Conte ha sposato un atteggiamento molto più offensivo, volto a portare il più velocemente possibile il pallone verso l’area avversaria. E il giocatore sacrificato sull’altare della trazione anteriore è Marcelo Brozovic. Il croato è il primo costruttore di gioco dei nerazzurri, che svolge un ruolo fondamentale anche in fase di copertura. Ma, soprattutto, il 77 copre un’ampissima zona di campo alle spalle delle altre due mezzali, libere di giostrare assieme agli esterni e alle punte. Quest’anno l’Inter ha perso il suo regista, in entrambe le fasi, e gli effetti si vedono. Con Brozovic di nuovo disponibile, urge rimetterlo nel fulcro del gioco dell’Inter, ripristinando quegli equilibri fondamentali affinché Conte riesca ad esprimere il suo calcio.