Inter, con l’addio di Lukaku gli stipendi calano ma situazione paradossale
La sempre più probabile cessione di Lukaku al Chelsea libererà spazio nel monte ingaggi dell’Inter. Ma la situazione rimane paradossalmente più assurda.
TAGLI IN ARRIVO – Uno degli obiettivi dell’Inter, al termine della stagione 2020/21, era di tagliare il monte ingaggi della rosa di un importo variabile dal 15 al 20% del totale. Un risultato sempre più vicino al traguardo grazie alla cessione (certa che più di così non si può) di Achraf Hakimi e a quella – sempre più probabile – di Romelu Lukaku. Che in due incidevano per 12,5 milioni netti all’anno sugli stipendi totali della rosa nerazzurra. Sommando poi gli addii di Ashley Young e Joao Mario, il totale sale a 19 milioni di euro di risparmio: quasi il 13% del monte ingaggi totale. Che ora vede però un paradosso formarsi all’orizzonte.
GERARCHIE INSTABILI – Al netto di quale sarà il futuro di Christian Eriksen (qui le parole dell’agente), adesso i due giocatori più pagati dell’Inter sono Alexis Sanchez e Arturo Vidal. Il primo guadagna 7 milioni netti all’anno (fino al 2023), il secondo è all’ultimo anno di contratto con 6,5 milioni di ingaggio. Un costo “leggermente” fuori portata, se si considera il contributo tecnico dei due cileni. In un’ottica di programmazione, l’Inter deve cercare di liberarsi il prima possibile di questi due ingaggi. Serve infatti liberare spazio salariale per profili più giovani, integri e futuribili, dando così un senso all’eventuale cessione di Lukaku.