Inter ci risiamo! Inutili confronti, ma la storia si ripete. La svolta è mentale

L’Inter non impara la lezione dal Bologne e perde ancora in trasferta contro lo Spezia. Si torna a parlare di presunti (e inutili) confronti tra dirigenza, allenatore e squadra, ma evidentemente qualcosa ha inceppato il meccanismo. Contro il Porto un solo risultato per dare una scossa mentale.
UMILIANTE – Il modo peggiore per presentarsi alla sfida di Champions League decisiva contro il Porto. L’Inter perde per l’ottava volta in questo campionato, lo fa ancora in trasferta. Le ultime sono state un vero e proprio disastro. Un punto tra Sampdoria, Bologna e Spezia. Una partita dominata dal primo all’ultimo minuto, ma gestita male. Nel primo tempo le parate decisive di Dragowski, soprattutto il rigore che Lautaro Martinez decide di impossessarsi nonostante lo specialista dagli undici metri designato sia Romelu Lukaku. Tra primo e secondo tempo Leonardo Semplici a differenza di Simone Inzaghi cambia ben tre volte il modulo a partita in corso: passa dal 3-5-2 a specchio al 4-2-3-1 che gli permette di trovare il gol del vantaggio con Daniel Maldini. Poi risponde ai quattro cambi dell’Inter e si schiera con un 4-3-3. Lo Spezia vince dopo sei mesi in casa ottenendo il massimo punteggio contro l’Inter momentaneamente seconda in classifica.
Un solo modo per salvare la faccia, niente più scuse
Come di consueto adesso si ritornerà a parlare di presunte riunioni tecniche tra allenatore e squadra e confronti tra dirigenza e allenatore. Chiaro che qualcosa si è inceppato nel meccanismo nerazzurro, e riguarda un fattore puramente casuale. Contro lo Spezia anche Romelu Lukaku sembrava essere tornato quello di un tempo, e la squadra ha creato tantissimo, ma lo ha fatto con la stessa monotonia di sempre. E una volta subito il gol di Maldini, i nerazzurri hanno sofferto la difesa – giustificata – dello Spezia che ha parcheggiato un pullman davanti la porta. Il miglior modo per incidere a livello mentale adesso sarà una vittoria in Champions League contro il Porto. La squadra ha bisogno di una scossa, di un ulteriore segnale, così come successo a inizio stagione con la prima crisi e la successiva svolta con la vittoria dell’Inter contro il Barcellona, decisiva per il passaggio del turno. Anche in questo caso Inzaghi si gioca il passaggio alla fase successiva, oltre grande fetta della stagione, e probabilmente anche del suo futuro all’Inter.