Inter, centrocampo poco vario nelle alternative. Rimpianto Sensi?
L’Inter, sconfitta nel derby dal Milan, deve guardarsi dal ritorno dei rossoneri e del Napoli in classifica, adesso distanti un solo punto. La sfida contro i rossoneri ha confermato una cosa: a centrocampo mancano alternative di livello
ALTERNATIVE – L’Inter è uscita sconfitta dal derby contro il Milan. Una sconfitta forse inattesa, da una squadra che sino a sabato pomeriggio deteneva i favori del pronostico. Il derby ha mostrato alcuni dei limiti della rosa, forse nascosti dall’impianto di gioco creato in poco tempo da Inzaghi: uno di questi è la mancanza di alternative di livello a centrocampo. Tolti i tre titolari (Brozovic, Barella e Calhanoglu), i nerazzurri non hanno molta scelta da cui pescare dalla panchina. Non in termini numerici, ma in termini di tipologie di centrocampisti. Inzaghi, infatti, ha a disposizione Vecino, Vidal e Gagliardini, tre calciatori dalle caratteristiche tattiche e fisiche molto simili. Nessuno dei tre è un regista o un palleggiatore capace di fare al meglio le veci di Calhanoglu e Brozovic. In questo contesto, sarebbe stato utile Sensi, ceduto in prestito alla Sampdoria?
LAVORO – Non sarà certo una sconfitta a cancellare quanto di buono fatto dall’Inter e da Inzaghi fino ad ora. Se il tecnico piacentino ha un grande merito è quello di aver saputo sfruttare al meglio le risorse messe a disposizione dalla società, in un momento storico difficile e dopo un’estate complicata. È difficile però capire per quale motivo Sensi, nonostante il recupero dall’infortunio, non abbia avuto occasione negli ultimi mesi, nonostante fosse l’unico centrocampista in rosa, fra quelli che partono dalla panchina, a non avere una vocazione prettamente difensiva. Forse, anche alla luce del gol siglato ieri dal neo-calciatore della Sampdoria, qualche rimpianto dalle parti di Appiano Gentile c’è già.