Inter, Bastoni non è una sorpresa. Ma ora scala le gerarchie di Conte
L’Inter si gode il magic moment di Alessandro Bastoni. Le difficoltà di Diego Godin e le peculiarità del piede mancino gli stanno consentendo di scalare posizioni nelle gerarchie di Antonio Conte. Ma non è soltanto una questione di piede preferito, l’ex Parma e Atalanta ha davvero un brillante futuro davanti a sé.
DESTINI – ‘Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette…’ cantava Francesco De Gregori. Ma Alessandro Bastoni ha le spalle piuttosto ampie e può contare su un fisico generalmente corpulento. Inoltre difficilmente lo vedremo giocare con la maglia numero sette, oppure calciare un rigore come il piccolo Nino della leva calcistica della classe ’68. L’ex golden boy dell’Atalanta ha stupito praticamente tutti, ma Antonio Conte lo considera da sempre un’alternativa credibile al terzetto dei quotatissimi titolari.
NELL’OMBRA – Partita dopo partita, anticipo dopo anticipo, Bastoni ha scalato posizioni nelle gerarchie del tecnico leccese, non fosse altro per la sua grande affidabilità e soprattutto per il coraggio nell’impostazione. L’anticipo pulito e il pensiero propositivo, subito dopo la transizione di recupero palla, costituiscono le peculiarità di un difensore preciso e ottimista, contrariamente a quanto consiglierebbe il suo ruolo. A Conte piace per questo, oltre a fatto che il suo piede mancino gli consente di aprirsi verso il campo e preparare la giocata con un angolo di lettura più ampio (e pericoloso) rispetto a quello di un destro naturale. Nell’Inter dei giovani e delle assenze, che diverte e si diverte contro un Genoa spaurito, c’è spazio anche per chi non calcia i rigori (come Sebastiano Esposito, ndr) ma ha già tracciato la propria strada verso un futuro più che roseo.