Inter-Atalanta, il 3-4-1-2 di Gasperini farà fare un passo indietro a Conte?
Inter-Atalanta è la partita che chiuderà la giornata di Serie A appena iniziata ed è anche quella più interessante dal punto di vista tattico. Conte e Gasperini faranno di tutto per avere la meglio l’uno sull’altro. E chissà che non ci possano essere sorprese dal punto di vista degli interpreti
SPECCHIO TATTICO – La partita tra Inter e Atalanta non sarà solo l’occasione per vedere due maestri della difesa a tre a confronto. E infatti la pressione sugli esterni a tutta fascia si percepisce già da ora. Sarà soprattutto l’occasione per vedere due filosofie di gioco simili ma che differiscono in alcuni dettagli impercettibili. La differenza tra Antonio Conte e Gian Piero Gasperini oggi è rappresentata dal sistema di gioco. Il 3-5-2 contiano contro il 3-4-1-2 gasperiniano (che a volte è 3-4-2-1 ma ciò dipende dalla scelta della seconda punta). Ma cambia davvero poco: non c’è un centrocampista in più o un attaccante in meno, nella formazione-tipo si pensa più a esaltare i propri pregi anziché a limitare quelli altrui. Ma potrebbe non essere così in Inter-Atalanta lunedì sera.
TREQUARTISTA – L’Inter di Conte ha già sperimentato il 3-4-1-2 così come il 3-4-2-1 (contro l’Hellas Verona, ndr). Conte ha fatto uso del trequartista, anche doppio, perché l’ha ritenuto giusto in determinate occasioni. Oggi nel suo 3-5-2 c’è spazio per “il doppio regista” ma in realtà è la posizione di Nicolò Barella, tornato ad agire velatamente da mezzala-trequartista, a dare equilibrio al sistema di gioco dell’Inter. Un ruolo che nell’Atalanta di Gasperini può fare Matteo Pessina, chiamato a giocare trequartista nel 3-4-1-2 per limitare il primo sbocco della manovra dell’Inter (Marcelo Brozovic perno di centrocampo). L’utilizzo di Christian Eriksen può aiutare Brozovic a non farsi ingabbiare da Gasperini. Ma non è da escludere che Conte, a sorpresa, cambi la natura del suo centrocampo per attaccare l’Atalanta anziché subirne il pressing. Con che mossa?