Inter-Atalanta doveva essere sfida offensiva, invece vincono le difese
Inter-Atalanta non è stata la partita che ci si aspettava. Invece di vedere gol e giocate offensive sono state le difese a prendersi la scena.
ASPETTATIVE RIBALTATE – Inter-Atalanta era la sfida tra i due migliori attacchi della Serie A. Due squadre che giocano un calcio offensivo e producono molto, sia a livello di tiri che di gol. Naturale quindi aspettarsi una gara sì fisica e combattuta, ma con occasioni da entrambe le parti. Invece a San Siro sono salite in cattedra le difese.
DIFESE DIVERSE, ENTRAMBE EFFICACI – Le cose più belle della sfida tra Conte e Gasperini si sono viste in fase di non possesso. I nerazzurri di Milano hanno messo in mostra la loro abilità nel difendere con un blocco basso e compatto. Grandi coperture individuali e di reparto, raddoppi, ottime letture sui movimenti di grandi tiratori come Malinovskyi e Ilicic. I nerazzurri di Bergamo invece hanno puntato tutto sul difendere in avanti. Uno stile molto aggressivo, portato avanti da tutti, da Zapata a Romero, con grande coordinazione collettiva. Portatori di palla lasciati sempre senza ossigeno, fonti di gioco soffocate in ogni angolo del campo. Due stili diversi, ma due grandi interpretazioni. Per a difesa di Conte un test superato.
STATISTICHE – I numeri lo confermano. L’Inter ha prodotto 5 tiri, di cui solo uno in porta. Bravi, il gol decisivo. L’Atalanta arriva a 10 di cui 3 in porta. Praticamente tutte le conclusioni nello specchio vengono da calcio d’angolo. Curiosamente i migliori per conclusioni in porta di entrambe le squadre sono due difensori, Skriniar e Djimsiti. La dominanza delle difesa la conferma il dato sugli xG: 0,18 per l’Inter, 0,68 per l’Atalanta. Con una precisazione: le due occasioni di Lukaku non rientrano in questo dato visto che il belga non ha tirato.