Inter-Atalanta 2-2, Milan-Atalanta 2-0: quando Lukaku e Hakimi valgono uno Scudetto
Inter e Milan a San Siro contro l’Atalanta non ottengono lo stesso risultato né – soprattutto – gli stessi punti per la classifica. Punti che condizionano ancora oggi la lotta Scudetto in Serie A, dove i top player sono sempre meno ma quelli ancora presenti fanno la differenza quando serve. Il posto di Hakimi e Lukaku a Milano sembra essere stato preso… a Milanello
QUATTRO PUNTI PESANTI – Il rigore sbagliato da Federico Dimarco in Inter-Atalanta (vedi video) può costare lo Scudetto. Oggettivo ma né più né meno di altri errori nerazzurri in questa stagione di Serie A (vedi classifica). Il 2-2 finale che non diventa 3-2 a San Siro “toglie” due punti all’Inter, che a 90′ dalla fine sarebbe comunque seconda dietro il Milan a causa degli scontri diretti. Bisogna guardare oltre. Ad esempio, perché Milan-Atalanta (vedi video) finisce 2-0 anziché 0-0. Risposta semplicissima: perché Rafael Leao al 56′ e Theo Hernandez al 75′ fanno – nuovamente – ciò che serve alla loro squadra per sbloccare la partita e metterla al sicuro. Ecco perché il Milan in casa contro l’Atalanta aggiunge altri tre punti alla sua già ottima classifica anziché solo uno come l’Inter.
NUOVI TOP PLAYER – Giocare a fine settembre, a campionato appena iniziato, o a metà maggio, a campionato ormai finito, è diverso. Certo. Ma è diverso anche il livello degli interpreti. O meglio, di chi è rimasto e chi è andato via. Quanto fatto da Rafael Leao e Theo Hernandez in maglia rossonera un anno fa lo avrebbero fatto Romelu Lukaku e Achraf Hakimi in maglia nerazzurra. Quando la distanza è minima, i dettagli – e quindi le prestazioni singole – fanno davvero la differenza. E la differenza tra Inter e Milan, oggi, non è in campo bensì nel progetto: se in estate Theo Hernandez e Rafael Leao non verranno sacrificati sul mercato, il Milan lancerà il suo messaggio all’Inter e all’Italia calcistica. Viceversa, la storia a Milano potrebbe ripetersi, puntando anche allo Scudetto del bilancio dopo quello (virtualmente già vinto) in campo…