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Inter, addio Skriniar-Brozovic e rivoluzione Conte? Facciamo chiarezza

Lo riportano praticamente tutti i giornali e la gran parte dei siti d’informazione sull’Inter: Antonio Conte sarebbe pronto ad un’epurazione di massa della rosa. Oltre ai soliti noti, nell’occhio del ciclone sarebbero finiti anche Milan Skriniar e Marcelo Brozovic. Per motivazioni diverse, dovrebbero essere loro a finanziare il mercato nerazzurro. Ma ne siamo così sicuri?

TUTTI IN DISCUSSIONE – La prima Inter di Antonio Conte ha mantenuto costante un principio matematico fin troppo noto ai suoi tifosi: l’Inter, negli ultimi anni, è stata sempre uguale solo a sé stessa. Ergo “Niente di nuovo sul fronte occidentale“, dopo il calo di rendimento e tenuta psicologica delle ultime uscite. Il punto è che ora Conte chiede uno sforzo enorme alla sua società per bonificare la rosa. Il colpo Achraf Hakimi va in quella direzione. Di contro, però, negli ultimi giorni, complici vicende extra e intra campo, sulla black-list dei partenti sarebbero finiti anche due certezze delle ultime stagioni nerazzurre: Marcelo Brozovic e Milan Skriniar.

IL CROATO – Partiamo dal primo, che nel corso degli anni ha vissuto un ottovolante di rendimento perfettamente coerente con quello della squadra in cui è capitato. Nelle ultime stagioni, tuttavia, Luciano Spalletti lo ha responsabilizzato e Brozovic di fatto “ha retto il centrocampo dell’Inter quasi da solo“. Accanto a questo luogo comune, se ne posizionano almeno altri due. Se Brozovic avesse avuto accanto a sé interpreti migliori, avrebbe reso il doppio. Ma c’è anche chi sostiene che Brozovic non riesca a scrollarsi di dosso la parte rimanente delle sue incertezze, che puntualmente lo risucchiano nel baratro in modi diversi (si legga alla voce “ritiro di patente” pre-partita chiave per il futuro di Conte e della squadra).

LO SLOVACCO – Su Skriniar la valutazione ha cominciato a deviare dalla strada maestra con le difficoltà di adattamento nella “nuova” difesa a tre. L’errore sul gol del Verona, con Darko Lazovic che lo lascia sul posto, ha fatto il resto. In linea di massima, Conte li ha sempre considerati due certezze inamovibili. Ma c’è chi sostiene che ora anche il tecnico abbia voglia di operare una profonda rivoluzione, eradicando qualunque principio di marciume anche dalla base delle piante più rigogliose.

VENTI DI CRITICA – Facendo cassa con Skriniar e Brozovic, secondo molti, l’Inter eviterebbe la dolorosa cessione di Lautaro Martinez. Fino a pochissimi giorni fa l’argentino era promesso sposo del Barcellona e qualcuno continua a non demordere. Gli estremi confini della situazione sono stati messi in luce nei paragrafi precedenti e ogni interpretazione può essere accettata. Di certo, il cambio di vento post vittoria col Torino, e ritorno al gol di Lautaro, ha gettato le ombre della critica su altri elementi. Stavolta, dunque, è toccato a Skriniar e Brozovic quello che per mesi ha messo sotto torchio il ‘Toro’ argentino. Le dinamiche di mercato, ovviamente, detteranno legge e magari Conte ha in testa davvero una maxi-rivoluzione per “scuoiare” l’Inter dai suoi residui d’impotenza. Ma al tempo stesso, questa squadra ha estremo bisogno di certezze. Certezze che, in un momento simile, fatica a (ri)trovare. Conte le aveva iniettate nella prima parte di stagione, ma con l’arrivo delle difficoltà il castello è crollato. Due di queste certezze, sotto tanti punti di vista, erano (e sono ancora) Skriniar e Brozovic.

EQUILIBRIO – È anche vero che Conte si è già trovato a gestire situazioni simili a quelle di Brozovic, con episodi al limite della decenza. Arturo Vidal ne è l’esempio lampante e alla fine il cileno ha fatto le valigie accasandosi al Bayern Monaco. In più, è evidente che nel momento in cui Lautaro Martinez sembra tornato su buoni livelli tornino a galla le reticenze su un eventuale trasferimento avventato. Lautaro Martinez è un calciatore che non passa tutti i giorni, ma neppure offerte come quella che il Barcellona spera di presentare entro la fine del mercato. Inoltre, su Skriniar andrebbe fatto un lavoro di ricostruzione tattica e non solo, assieme a quei (a questo punto pochi) elementi della rosa oggetto di conferma. La decisione finale non spetta a noi, fortunatamente, e di certo le dinamiche del mercato detteranno legge. Ma è fondamentale, soprattutto in un momento così, evitare di farsi trasportare dalle correnti emotive della critica di contingenza.

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