Inter, a Monza crollo incomprensibile in attacco! Un dato lampante

L’Inter torna da Monza senza i tre punti anche per la prova incolore di alcuni suoi attaccanti. E un dato lo testimonia in modo lampante.
CROCE IN SOLITARIA – Se Monza-Inter finisce 2-2 non è (solo) colpa dell’errore clamoroso dell’arbitro Juan Luca Sacchi (qui la nostra moviola). O di alcuni errori di lettura di Simone Inzaghi. La mancata vittoria pesa anche sulle spalle di alcuni giocatori. In primis, i due centravanti, nel senso più fisico del termine. Parliamo di Edin Dzeko e del subentrante Romelu Lukaku. Solo la prova di Lautaro Martinez è sufficiente (qui le pagelle della sfida). Il Toro onora la maglia da titolare firmando il gol del momentaneo 1-2 e colpendo anche un palo nella ripresa. I suoi compagni di reparto invece si rivelano sorprendentemente timidi. In modo quasi inaccettabile, considerando il loro valore e quello degli avversari. E questo si evince soprattutto nel secondo tempo di Monza-Inter.
GIGANTI INVISIBILI – Nella ripresa Dzeko lascia il posto a Lukaku al 55′. Eppure il numero 90 riesce a fare persino peggio del collega numero 9. Se il bosniaco tocca 16 palloni, con una precisione del 58%, il belga si ferma a 15 tocchi, metà dei quali li sbaglia. Ma soprattutto, se già Dzeko non era riuscito a partecipare alla manovra come gli compete, Lukaku di sicuro non riesce a dare la giusta profondità. Tanto che il vero attaccante dell’Inter nel secondo tempo di Monza si rivela essere Robin Gosens. E lo si vede chiaramente dalle posizioni medie dei nerazzurri in fase di possesso:

Gosens gioca su una linea molto più alta di quella degli attaccanti. E chiude la sua partita (nove minuti più recupero) con 17 palloni toccati, 14 passaggi riusciti (88%) di cui 6 in avanti (gli stessi di Dzeko, uno in più di Lukaku). Rimane davvero incomprensibile come l’Inter e Inzaghi abbiano accettato di farsi schiacciare così nel secondo tempo (baricentro più basso di 4 metri rispetto a quello del Monza). Gli attaccanti nerazzurri non sono solo terminali offensivi. Bensì sono facilitatori – anche indirettamente – dello sviluppo della manovra. Se sono loro i primi a sparire dal gioco, la squadra finisce per essere disinnescata. Monza deve rimanere una serata buia dell’attacco che in stagione non deve mai più ripetersi.
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