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Inter 2022, le pagelle di fine anno: i voti con i commenti dettagliati [Centrocampisti]

Inter, è tempo di bilanci! Il 2022 sta per terminare ed è arrivato il momento di giudicare le singole prestazioni in maglia Inter. Il consueto appuntamento con il Pagellone di fine anno non tarda ad arrivare. Ecco le pagelle individuali, reparto per reparto. Dopo i cinque portieri e i sette difensori, spazio ai centrocampisti sia esterni sia mediani

(N. 2) DENZEL DUMFRIES 6.5 – La seconda parte di 2022, dopo l’ottimo inizio di anno, rovina non poco il giudizio complessivo sull’esterno destro olandese. L’arma tattica dell’Inter in questa stagione sta facendo mancare la continuità tecnico-tattica trovata dopo il primo difficile semestre in Italia. Un crollo abbastanza evidente, limitato da alcuni picchi positivi. Può fare molto di più. Promosso con sufficienza piena ma secondo semestre da dimenticare. E occhio al mercato ora.

(N. 5) ROBERTO GAGLIARDINI 5 – Ennesimo anno da ultima riserva della linea mediana. Ed ennesimo anno in cui trova più spazio del previsto. Il motivo sta nelle caratteristiche fisiche diverse da quelle dei compagni di reparto, ma sono le caratteristiche tecniche a finire sotto la lente d’ingradimento. E tatticamente continua, inesorabile, il suo processo di decrescita. Altro contratto in scadenza che adesso rischia di non essere rinnovato. Figurina (di completamento).

(N. 8) MATIAS VECINO 4.5 – L’addio a parametro zero nel 2022 significa addio con sei mesi di ritardo. Forse anche dodici. Probabilmente ventiquattro. Appena otto spezzoni di partita utili solo per le statistiche. E nemmeno per quelle. Presenza impalpabile una volta uscito ufficiosamente dal progetto interista. Poteva finire meglio, poteva finire prima. Doveva finire ed è finita… il 30 giugno, però. La Lazio lo aspettava da tempo, all’Inter da ex non è mai servito. Agonia (inutile).

(N. 8) ROBIN GOSENS 5 – L’acquisto più costoso del mercato invernale e anche dell’intera campagna di rafforzamento del 2022. L’Inter lo acquista da infortunato e non lo riesce mai davvero a lanciare da protagonista. Forma psico-fisica da ritrovare. Al di là degli assist, i tre gol segnati fanno ben sperare per il 2023. Soprattutto quello di Barcellona. Al momento, però, non si può parlare di annata positiva per l’esterno sinistro tedesco. Più che una bocciatura, è ciò che manca, dopo l’importante investimento fatto a gennaio, a condizionare il giudizio. Da rivedere.

(N. 12) STEFANO SENSI 6 – Stappa la sufficienza per il decisivo gol pre-arrivederci contro l’Empoli in Coppa Italia. Prima e unica apparizione in maglia Inter nel 2022. Poi metà stagione in prestito alla Sampdoria e metà al Monza, alternando qualche fiammata ai soliti problemi. Da infortunato vale zero ma quando (?) sta bene può fare la differenza. Come dimostrato. Mistero (irrisolto).

(N. 12) RAOUL BELLANOVA SV – Minutaggio da poco più di una partita sia in Serie A sia in Champions League. Impossibile giudicarlo in maniera onesta, se non con un voto politico come il 6. Il classe 2000 in prestito dal Cagliari per ora è solo un turista ad Appiano Gentile. Senza voto.

Clicca qui per leggere anche le pagelle dei PORTIERI, pubblicate come primo appuntamento.

(N. 14) IVAN PERISIC 8.5 – L’addio a parametro zero in direzione Tottenham interrompe quello che sarebbe potuto essere un anno indimenticabile in maglia nerazzurra per l’esterno sinistro croato. Già miglior calciatore dell’Inter nella passata stagione, bastano cinque mesi per restare ai vertici di questa “classifica” interista, anche perché a maggio mette KO la Juventus in finale di Coppa Italia con una doppietta indimenticabile. Nella seconda parte dell’anno nessuno riesce a impensierire la sua leadership. Il voto negativo di Gosens, suo erede designato, è una conseguenza di ciò che lascia l’ex numero 14 nerazzurro. Un’eredità troppo pesante da colmare, perfino sul mercato (figuriamoci senza investire…). E l’Inter sta pagando malamente il buco creatosi sulla fascia sinista ma anche nello spogliatoio. Atleta enorme. Professionista vero. Il top.

(N. 14) KRISTJAN ASLLANI 5.5 – Il voto più giusto probabilmente sarebbe il… senza voto. Gioca poco. Troppo poco. Eppure le premesse di inizio stagione erano diverse. Non riesce a imporsi nelle rotazioni, lasciando più spazio del previsto a Gagliardini ma non solo. Quando chiamato in causa alterna poche buone cose a troppi difetti dettati dall’età. Vedi l’errore sotto porta a Barcellona. Forse è solo questione di tempo o forse di timidezza ma il talento non si discute. Perché c’è. Al momento, però, non raggiunge la sufficienza piena. Rimandato (di un semestre).

(N. 20) HAKAN CALHANOGLU 8 – Dopo aver fatto dimenticare Christian Eriksen nel ruolo di mezzala nella seconda metà del 2021, il classe ’94 turco ha il compito ancora più arduo di rimpiazzare, a rotazione, gli altri assenti della mediana nerazzurra. E lo fa benissimo, soprattutto da regista nell’ultima parte dell’anno. Più alti che bassi da quando si trova nella Milano interista. Agli assist da fermo fa seguire anche gol sia dal dischetto sia dalla distanza. Il 2022 è senza dubbio il suo anno. E sarà difficile fare ancora meglio. Centrocampista completo. Colpo (a zero).

(N. 22) ARTURO VIDAL 6 – Termina la sua avventura biennale all’Inter con il ruolo di comparsa. Pochi minuti nei finali di partita ma presenza fissa nelle rotazioni. Non si risparmia mai e riesce a sfoderare anche prestazioni inaspettate (ad esempio contro il Liverpool). I costi sono troppo alti già al momento della firma, l’addio a fine stagione non è nemmeno scontato. Di più. Alla fine lascia un ricordo positivo ma pur sempre fuori portata economica. Guerriero (a fine carriera).

(N. 22) HENRIKH MKHITARYAN 7 – Il finale di carriera sembra più lontano di partita in partita, a differenza del predecessore cileno. Inizia sottotono, anche a causa dei postumi dell’infortunio, ma si prende subito la scena nel ruolo di mezzala. Si reiventa Calhanoglu quando il turco è chiamato a reinventarsi a sua volta. Ci si aspettava un centrocampista di qualità a fine corsa, invece l’Inter scopre un profilo in grado di garantire anche tanta freschezza e quantità. Sorpresa (inaspettata).

Clicca qui per leggere anche le pagelle dei DIFENSORI, pubblicate come secondo appuntamento.

(N. 23) NICOLÒ BARELLA 6.5 – Gli alti e i bassi caratterizzano da sempre la sua avventura in maglia nerazzurra. Alterna malissimo i momenti di lucidità al buio totale. Il giudizio finale non può non essere sufficiente ma non è questo il suo livello. Non è questo il centrocampista che dovrebbe prendere in mano l’intera squadra e non solo il reparto mediano. La speranza è che il 2023 possa essere davvero l’anno della svolta. L’anno della maturità. Bene (ma non benissimo).

(N. 32) FEDERICO DIMARCO 7 – Un po’ difensore, un po’ attaccante. Poco centrale, molto esterno. Di fatti un centrocampista a tutta fascia con pregi e difetti nella doppia fase di gioco. Il classe ’97 mancino cresciuto nel Settore Giovanile dell’Inter inizia l’anno da backup sia del terzo sia del quinto sinistro nel 3-5-2 inzaghiano per poi imporsi come titolare in sostituzione di Perisic. Gosens, di conseguenza, diventa la sua riserva. Pur con qualche sbavatura è senza dubbio il singolo che mostra la crescita più netta a livello prestativo. Mezzo voto in più per questo. Maturo.

(N. 36) MATTEO DARMIAN 6 – Sempre più jolly, sempre meno protagonista. Più riserva duttile che titolare fisso. Il classe ’89 scuola Milan negli ultimi 365 giorni a tratti gioca più a sinistra in emergenza che a destra nel turnover. Anzi, per un periodo anche più nei tre dietro anziché nei cinque in mezzo. L’affidabilità è quella già nota. Inizia a mancare, però, qualche spunto decisivo. La giocata decisiva. Il compitino, comunque, è sempre garantito. E non si discute mai. Prezioso.

(N. 77) MARCELO BROZOVIC 7 – L’assenza più grave. L’Inter sprofonda quando non c’è. E purtroppo le assenza aumentano rispetto allo storico. Il problema non è il classe ’92 croato bensì il fatto che ad Appiano Gentile non si siano accorti in tempo della necessità di trovargli un alter ego in rosa. La soluzione interna Calhanoglu arriva troppo tardi ed è una colpa altrui. Certo, anche quando è a disposizione non sempre brilla come in passato. Tanta corsa e sacrificio ma dovrebbe incidere molto di più nella manovra e nei risultati dell’Inter. Leader (senza leadership).

(N. NA) DALBERT NG – Completa la batteria di esterni solo a livello teorico, nemmeno numerico. Infatti non ha un numero assegnato. Il classe ’93 brasiliano, rientrato alla base per fine prestito ma infortunatosi durante le vacanze estive, è a fine contratto ed è come se fossi fuori rosa. Ultimi sgoccioli di Inter senza nemmeno vedere il campo, probabilmente. Andrà via a gennaio? Esubero.

Media di reparto: 6/6.5

Inter 2022, le pagelle di fine anno: i prossimi appuntamenti

TUTTE LE PAGELLE – Non perdere i prossimi appuntamenti con il Pagellone di fine anno 2022:
– Attaccanti, venerdì 30 dicembre alle ore 12:00 circa;
– Allenatore, venerdì 30 dicembre alle ore 16:00 circa;
– Dirigenti, sabato 31 dicembre alle ore 10:00 circa;
– Proprietà, sabato 31 dicembre alle ore 16:00 circa.

Domenica 1° gennaio 2023 in uscita il Pagellone completo con tutte le pagelle dell’Inter riferite all’anno solare 2022. Segui Inter-News.it per restare sempre aggiornato sul mondo nerazzurro.

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