L’Inter 2020/21 rappresenta un’anomalia nella storia nerazzurra, per un motivo
Il rendimento dell’Inter 2020/21 configura un’anomalia dei 113 anni di storia nerazzurra. Ed è merito (anche) dello staff di Antonio Conte.
SCHIACCIASSASSI – Per tradurre la predominanza dell’Inter nella Serie A 2020/21 è sufficiente citarne i numeri. E non parliamo solo della vittoria con quattro turni di anticipo. I nerazzurri hanno 85 punti, con 26 vittorie e a malapena due sconfitte. Settantanove gol fatti, con quindici giocatori diversi in rete, tra cui Andrea Pinamonti (ultimo iscritto). Appena trenta reti al passivo, che rendono quella nerazzurra la miglior difesa d’Italia per il secondo anno consecutivo. La squadra di Antonio Conte è stata solo nove volte in svantaggio, ribaltando completamente il risultato in quattro occasione, e arrivando comunque al pareggio in altre quattro. Serve aggiungere altro?
SERIE INFINITE – Manca un altro dato a testimoniare lo straordinario rendimento dell’Inter Campione d’Italia. In stagione, i nerazzurri hanno centrato due filotti di vittorie fondamentali. Uno nel girone di andata, da otto vittorie consecutive. Ancora meglio è andata nel girone di ritorno: da Inter-Benevento, primo turno, a Inter-Cagliari, undicesimo, solo vittorie. Cinquantasette punti raccolti ad un ritmo impressionante, che risuona quasi come La Marcia di Radetzky. Basterebbero questi dati a far capire quanto la stagione 2020/21 dell’Inter rappresenti un unicum nella sua storia. E invece c’è un altro fattore da considerare.
MAI UN CALO – Nelle ultime stagioni, compresa la prima di Conte a Milano, erano fisiologici i cali dei nerazzurri ad un certo punto della stagione. L’anno scorso avvenne prima a gennaio (tre pareggi di fila contro Atalanta, Lecce e Cagliari), poi a marzo (due sconfitte consecutive contro Lazio e Juventus). Ai tempi di Luciano Spalletti, la frenata arrivava invece a cavallo di inverno e primavera, obbligando poi alla rincorsa forsennata per raggiungere la qualificazione in Champions League. Quest’anno, invece, nonostante la stagione sia iniziata un mese dopo la fine di quella precedente, l’Inter non si è mai fermata. Ed è tutto merito dell’eccellente lavoro dello staff di preparatori atletici guidato da Antonio Pintus. Il lubrificante del motore nerazzurro sta tutto qui.