In Udinese-Inter attaccanti poco incisivi: Inzaghi ha ancora un problema
Nemmeno in Udinese-Inter gli attaccanti nerazzurri sono riusciti a disputare una prestazione trascinante. Lautaro Martinez, Dzeko, Sanchez e Correa si sono distinti più per errori che per giocate positive.
MISSIONE FALLITA – Udinese-Inter era una partita con un profilo particolare. Forse unico. Questione di calendario, di tempi che stringono, di punti che pesano. E di una sconfitta dolorosa fresca fresca. Serviva quindi un messaggio, un segnale dal campo. Che è arrivato, ma non dagli uomini in un certo senso più attesi. Di sicuro da chi scrive. Vale a dire gli attaccanti.
ALIBI PARZIALI – Nemmeno con l’Udinese gli attaccanti, ossia i giocatori che per definizione sono chiamati a incidere in positivo sulle partite, hanno dato un contributo di peso. Lautaro Martinez è entrato nel tabellino, realizzando però di fatto in una sola azione tutti i suoi tiri. Per la precisione tre: il primo viene parato da Silvestri e poi porta al rigore. Che lui batte, sbaglia e poi segna sulla ribattuta. Non esattamente una prestazione indimenticabile, malgrado il gol. Per gli altri è andata anche peggio. Il migliore per contributo generale è stato Sanchez, che in 21 minuti ha messo insieme 22 tocchi, con 10 passaggi tutti realizzati. Questa è la mappa che li rappresenta, presa da Whoscored:
Il cileno è stato importante come riferimento offensivo negli ultimi minuti. Si è fatto vedere, ha difeso palla, gestito il gioco e ha anche messo l’esperienza nel cercare la bandierina. Da segnalare anche il contributo difensivo. con 3 recuperi. una respinta e una spazzata. Ribadisco, si parla di attenuanti generiche. Ma ora vediamo come hanno giocato Dzeko e Correa.
ERRORI INSPIEGABILI – Per farla breve, l’unico contributo positivo di Dzeko alla partita è stato il rigore. Dopo la bella parata di Silvestri su Lautaro, il bosniaco si getta sul pallone. A porta sostanzialmente vuota salta Marì e fa in modo di ottenere un rigore. Con un movimento così goffo che Chiffi non fischia, ma il VAR cancella l’errore. Oltre a questo, il numero 9 lo si ricorda per un gol divorato solo davanti al portiere, in modo quasi inspiegabile. Il 3-0 avrebbe chiuso definitivamente il match. Poco contributo al gioco malgrado i 33 palloni toccati. Insomma, una prova negativa con un solo lampo. Correa tutto sommato ha fatto anche peggio. L’argentino semplicemente non è riuscito a dare un contributo. 12 tocchi con 3 passaggi realizzati e un errore al confine dell’assurdo su un’occasione buona. Perché solo, in campo aperto, coi difensori alle spalle abbia deciso di passare la palla a Vidal chiaramente più avanti di lui non è comprensibile. Insomma, ancora una volta l’Inter ha vinto nonostante le sue punte. Inzaghi aspetta ancora una prova decisiva in Serie A anche solo da uno di loro.