In Fiorentina-Inter Inzaghi soffre (troppo) con consapevolezza
Simone Inzaghi vince la seconda Coppa Italia consecutiva con l’Inter, superando la Fiorentina in finale. E soffrendo consapevolmente, giocando con il baricentro.
SOFFERENZA ESAGERATA – Ancora una volta, Simone Inzaghi prepara molto bene una gara secca, come la finale della Coppa Italia 2022/23. E ancora una volta è lui a portare a casa il trofeo. Il quarto della sua carriera all’Inter. Tuttavia contro la Fiorentina i nerazzurri soffrono più del previsto. Riuscendo però a imporsi per 2-1 grazie – ancora una volta – a un profondo cinismo.
MINIMA SPESA, MASSIMA RESA – L’Inter batte 2 a 1 la Fiorentina tirando appena 4 volte in porta (11 i tiri totali, dal report della Lega Serie A). La squadra di Vincenzo Italiano invece riesce a segnare un solo gol nonostante i 19 tiri totali, di cui 6 verso la porta di Samir Handanovic. Gli uomini di Inzaghi confermano quindi il trend invertito definitivamente nelle ultime settimane. Meno occasioni da gol create (11 totali contro le 17 viola) ma un miglior tasso di conversione. Nonostante il baricentro molto basso.
SQUADRA COMPATTA – La Fiorentina parte fortissimo, trovando il gol del vantaggio dopo appena tre minuti. E spinge per tutto il primo tempo, tenendo il baricentro medio sui 51 metri. E nella ripresa spinge ancor di più sull’acceleratore, alzandosi fino ai 56 metri di baricentro. L’Inter invece sceglie di attendere ed evitare di scoprirsi troppo. Passando da 49,88 metri di baricentro nel primo tempo ad addirittura 45,3 nel secondo. Questo non significa che Inzaghi attivi il risparmio energetico, l’Inter corre decisamente più della Fiorentina. Tuttavia sceglie di impostare un blocco basso, complice anche l’assenza di André Onana, che impedisce di allungare la squadra coi suoi lanci. E alla fine, nonostante un po’ troppa sofferenza nei minuti finali, la fortuna sorride all’Inter.
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