Il Verona di Juric è cresciuto in stagione e non è solo difesa e intensità
Il Verona di Juric ha trovato una sua dimensione in questa Serie A, crescendo anche come proposta di gioco. Non è solo difesa e il tecnico ha tante frecce tattiche.
TATTICA – Se all’andata il Verona di Juric era la sorpresa della Serie A, ora è una realtà consolidata. Con le sue certezze. E per di più ha avuto un’evoluzione netta rispetto ai primi mesi. Il modulo base è un 3-4-3 di scuola Gasperiniana, ma il tecnico è abile a cambiare spesso i suoi uomini modificando l’impianto tattico. In attacco ci possono essere punte vere (Di Carmine, Pazzini, Stepinski), punte più di corsa e verticali (Salcedo, Borini), centrocampisti offensivi abili sia a rientrare per cucire il gioco che a inserirsi (Zaccagni, Verre, Pessina).
STATISTICHE – Il Verona è la quarta miglior difesa della Serie A con 36 gol subiti. La maggior parte di questi sono arrivati negli ultimi 15 minuti del primo tempo (8) e del secondo tempo (altri 10). La squadra però ultimamente fatica a tenere la sua porta inviolata: 9 gol al passivo nelle ultime 4 partite. Per segnare invece i gialloblù hanno realizzato il 29% delle loro reti negli ultimi 15 minuti (11 su 37, sesto peggior attacco). Juric sa alzare il baricentro a seconda delle necessità e attacca principalmente a sinistra, dove gioca Lazovic.
DETTAGLI – Kumbulla è il talento in vetrina oltre che uno dei riferimenti per la costruzione bassa. A centrocampo l’eterno Veloso è il giocatore che fa più passaggi, indispensabile anche sui piazzati. Sulla sinistra Lazovic è una fonte di gioco costante come si diceva sopra. In generale è il secondo per occasioni create (17, lo batte Verre con 18), il migliore negli assist (6, dalla ripresa ne ha realizzati 2). In attacco Di Carmine è il miglior marcatore stagionale con 6 reti (ben 3 dalla ripresa).