Il Real Madrid è il primo test veramente fallito dall’Inter di Inzaghi
L’Inter ha perso a Madrid in modo netto, fallendo il suo esame di maturità europeo. Ora serve capire cosa non ha funzionato per crescere ancora.
ESAME FALLITO – L’Inter a Madrid contro il Real aveva una sorta di esame di maturità. A livello europeo. Dopo la crescita degli ultimi mesi culminata nella prestazione di Roma i nerazzurri si trovavano di fronte la squadra più importante in assoluto per blasone. Col vantaggio di non giocarsi la qualificazione, ma solo il primo o il secondo posto nel girone. A testa sgombra insomma. È arrivata una sconfitta con poche discussioni. Quindi si può dire che per la prima volta in stagione gli uomini di Inzaghi hanno fallito un test. Senza potersi aggrappare solo a singoli episodi girati a sfavore.
PARTITA SFUGGITA DI MANO – La partita col Real non è stata approcciata male. L’Inter ha preso la palla, controllato la manovra e creato anche occasioni. Ma non le ha finalizzate. Si è persa sempre sul più bello. Peccando di cattiveria. Il gol degli avversari ha messo ulteriore sabbia negli ingranaggi. E la squadra si è sfilacciata. Perdendo riferimenti, distanze. Senza trovare un leader che indicasse la via, soprattutto da metà campo in su. Finendo vittima del nervosismo, pur con un risultato ancora recuperabile. Accumulando errori, grandi e piccoli. Così col passare dei minuti la squadra si è come spenta.
TRARRE INSEGNAMENTO – La sconfita di Madrid mostra che l’Inter di Inzaghi deve ancora crescere. Serve cura del dettaglio, cattiveria. Nervi saldi anche quando la situazione non va al meglio e l’avversario è superiore. Consapevolezza, anche ad altissimo livello. Il 2-0 col Real deve insegnare qualcosa. A tutti. In modo da farsi trovare pronti quando il risultato peserà.