Il Lecce di Liverani è un’incognita alla prima in Serie A
Il Lecce di Liverani è una neopromossa che è arrivata in A dopo una stagione sorprendente in B. Gioca col 4-3-1-2 e punta sull’ossatura dello scorso campionato.
TATTICA – Liverani ha già assaggiato la Serie A col Genoa, anche se per un periodo decisamente breve, ma ora la affronta con una consapevolezza ben diversa. La sua avventura col Lecce fino a questo momento è una favola: arrivato in C nel 2017 ha ottenuto la doppia promozione in due anni. Nello scorso campionato di B la sua squadra non risultava certo tra le favorite, eppure è arrivato alla promozione col secondo posto finale. In A molte cose cambieranno, ma il modulo di riferimento è il 4-3-1-2, pronto a trasformarsi in 4-3-3 grazie alla duttilità degli uomini offensivi.
STATISTICHE – Il Lecce di Liverani in B era una squadra offensiva, come testimoniano i 66 gol segnati, secondo miglior attacco della categoria. Il tecnico chiede una fase di recupero palla aggressiva, con pressing alto. Vedremo se anche all’esordio a San Siro manterrà queste caratteristiche o preferirà un atteggiamento più prudente. Meno bene la difesa, che lo scorso anno è stata la settima migliore della Serie B.
DETTAGLI – L’ossatura della squadra è la stessa della B. Il centrocampo è in mano a Tachtsidis, vecchia conoscenza della Serie A. Il reparto da tenere sotto controllo è l’attacco. Mancosu è il capitano e ha iniziato dal Lecce in Lega Pro portandolo fino alla A. Lui è l’elemento che unisce centrocampo e attacco. Falco, salentino cresciuto calcisticamente proprio in giallorosso, è un giocatore di riferimento per qualità e colpi. Prima del Lecce aveva portato anche il Benevento in A. Infine i due nuovi acquisti dalla A, che sono Farias e Lapadula. Giocatori di categoria che possono protare esperienza, corsa e gol.