Icardi e l’Inter separati in casa: per il ritiro unica soluzione, e c’è un “rischio”
Il 2019 di Mauro Icardi è stato molto problematico dentro e fuori dal campo, visto tutto quanto avvenuto con l’Inter e la perdita del posto nell’Argentina. L’attaccante ora si dice possa anche non entrare nella lista dei convocati per il ritiro di Lugano, ma di fatto questa è una pista impraticabile. Nuovo scenario?
IMPOSSIBILE ESCLUDERLO – Mauro Icardi non può essere tenuto a casa dall’Inter per scelta tecnica, altrimenti la società rischierebbe possibili azioni legali perché è vietato lasciare un giocatore fuori dal gruppo principale. Potrebbe succedere il contrario, ossia lui che faccia un passo indietro e chieda di essere esentato dalla settimana a Lugano (in fondo è quanto ha fatto dal 13 febbraio per un mese e mezzo, dichiarando di avere un infortunio al ginocchio), ma anche questa possibilità sembra di difficile realizzazione. Perciò, a meno che da qui a domenica non ci siano sviluppi di calciomercato, Icardi dovrà necessariamente rientrare nei convocati dell’Inter per il ritiro in Ticino, dove Antonio Conte lo avrà a disposizione non si sa per quanto.
UNICA SCELTA? – Su Icardi però c’è di più. A oggi l’argentino è l’unico centravanti a disposizione di Conte, dato che Lautaro Martinez è in Copa América (anche se sabato sarà squalificato per la finale terzo e quarto posto), mentre Edin Dzeko e Romelu Lukaku sono ancora soltanto obiettivi. A meno che non vengano inseriti altri attaccanti (per esempio Samuele Longo, rientrato dal prestito alla Cremonese e destinato a nuova sistemazione, oppure un giovane aggregato come Facundo Colidio o Sebastiano Esposito) Icardi sarà l’unica risorsa di Conte per l’attacco nell’inizio della stagione dell’Inter, non essendo Matteo Politano una prima punta: e se alla fine fosse lui a scendere in campo “per forza di cose” domenica 14 nell’amichevole col Lugano? Il “rischio”, al momento, non può essere escluso del tutto.