Handanovic unica certezza in porta: rivoluzione Inter tra i pali ma con l’incognita
Handanovic esattamente un mese fa ha alzato al cielo il trofeo del 19° Scudetto dell’Inter, il primo per lui. Il capitano nerazzurro non perderà la fascia né il suo posto tra i pali, ma i movimenti che fanno da contorno alle sue spalle fanno riflettere. Manca l’ultimo terzo
RIVOLUZIONE – Fare analisi sulla rosa dell’Inter oggi può essere un autogol. Il mercato deve ancora iniziare ed è già successo di tutto senza averlo potuto prevedere. Osservando la situazione tra i pali, l’unica certezza si chiama Samir Handanovic, capitano e numero 1. C’è già stato l’avvicendamento nel ruolo di terzo portiere: fuori Daniele Padelli (Udinese), dentro Alex Cordaz (Crotone). Ma cambierà anche il dodicesimo: Andrei Radu vuole giocare titolare (vedi articolo) e probabilmente non verrà promosso Filip Stankovic nel terzetto. Si continua a cercare un nuovo vice-Handanovic, che magari possa ambire a diventare titolare anziché essere solo un’alternativa affidabile. Ed è questa l’unica grande incognita della rivoluzione nerazzurra in porta: le gerarchie da mettere in discussione.
INCOGNITA – Tra il titolare Handanovic (classe 1984) e il terzo Cordaz (classe 1983), il dodicesimo dovrebbe essere molto più che un panchinaro fisso. E possibilmente un Under-30, magari anche Under-25. I profili ipotizzati nelle ultime ore rimandano a titolari di medio-piccole dell’ultima Serie A (vedi articolo). Nomi probabilmente anche giusti come affari low cost ma non bisogna dimenticare che l’Inter, da campione in carica in Italia, giocherà anche in Champions League nella prossima stagione. Dei quattro scenari possibili per Simone Inzaghi (vedi focus), è preferibile perseguire quello che metta maggiormente in discussione Handanovic. Perché va bene ripartire con una certezza su tre in porta, ma se gli altri due portieri fanno solo contorno, la rivoluzione non è altro che la riproposizione della stessa strategia dal lontano 2012. Rischiosa.