Handanovic ancora insufficiente: Sampdoria-Inter mostra il vero problema
Samir Handanovic è protagonista in negativo anche di Sampdoria-Inter. Il portiere e capitano nerazzurro dimostra di aver perso totalmente una qualità fondamentale del suo ruolo.
SEMPRE LUI – Samir Handanovic lascia per certi versi il segno anche in Sampdoria-Inter. Stavolta nessun errore palese come contro il Verona, ma sicuramente il portiere nerazzurro non migliora la sua media. I blucerchiati piazzano infatti tre tiri verso la sua porta, trasformandone due in gol (vedi statistiche). E se la conclusione di Tommaso Augello era imprendibile, per vicinanza e potenza, lo sloveno poteva sicuramente fare di più in occasione del pareggio iniziale di Maya Yoshida. Ma non bisogna fermarsi solo agli interventi sui tiri avversari, per decifrare la criticità che Handanovic rappresenta per l’Inter.
Handanovic è un problema, soprattutto per i compagni di reparto
INSICUREZZA – Non è infatti solo dalle parate che si giudica il valore di un portiere. Vi sono anche altre competenze, più intangibili ma non meno importanti, che un estremo difensore deve possedere per difendere al meglio i suoi pali. Una di queste competenze fondamentali è la capacità di guidare il reparto, soprattutto in occasione di calci piazzati e altre situazioni dove il portiere ha una visuale migliore. Ma, come in Sampdoria-Inter nell’azione del gol di Yoshida, Handanovic è rimasto ancora una volta fermo, coi piedi e con la voce (vedi pagelle).
PRESSIONE ULTERIORE – Questo aspetto, che rappresenta una grave carenza per Handanovic, si riflette negativamente su tutto il reparto difensivo dell’Inter. Infatti i difensori devono aumentare esponenzialmente il livello di attenzione, non potendo contare sul supporto del portiere. E questo aspetto è ancora più grave, se consideriamo che Handanovic è anche il capitano di questa Inter. Pur riconoscendolo come uno dei leader dello spogliatoio, i compagni non riescono – né possono – più a fidarsi di lui. Simone Inzaghi sarà quindi chiamato a lavorare anche su queste situazioni, in attesa di conoscere chi sarà il numero 1 dell’Inter 2022/23.