Gosens, gestione Inter a due marce: Nazionale occasione di svolta
Il rendimento di Robin Gosens in questo inizio di stagione non è quello di chi si sarebbe aspettato un vero e proprio erede di Ivan Perisic sulla fascia sinistra. A lasciare perplessi, tuttavia, è la sua gestione. Letteralmente a due marce, con una netta differenza tra Serie A e UEFA Champions League. La Nazionale può essere un’occasione per svoltare.
GESTIONE DIFFERENTE – La stagione di Robin Gosens non è iniziata nel migliore dei modi. L’esterno sinistro tedesco, arrivato a gennaio come futuro erede di Ivan Perisic, non è ancora riuscito a diventare il nuovo padrone della fascia sinistra dell’Inter. Specialmente in campionato, dove su sette partite ha collezionato sei presenze per un totale di 122 minuti in campo. Su un totale di 630. Decisamente poco, il che aumenta i dubbi sulla sua effettiva condizione fisica. Quello che lascia perplessi, però, è la sua gestione a due marce. Già, perché Gosens in UEFA Champions League ha messo insieme due presenze in due gare e ben 180 minuti. Rimasto in campo entrambe le volte dal primo all’ultimo minuto.
OCCASIONE DI SVOLTA – Le domande sulle condizioni di Gosens naturalmente restano. Ancora non in forma per gestire due partite consecutive? Come procede il recupero dopo l’infortunio della scorsa stagione? Quel che è certo, però, è che serve ritrovarlo al 100%. Non solo in Champions League, ma anche in campionato. La fascia sinistra è ancora senza padrone e a Udine si è visto, con l’alternanza tra Matteo Darmian e Federico Dimarco con scarsi risultati. Ecco perché la Nazionale può diventare un’occasione di svolta per Gosens. Chiamato dalla Germania per gli impegni in Nations League, può mettere ulteriori minuti nelle gambe e mostrare il suo effettivo livello attuale. Con uno stimolo extra: le porte non sono chiuse e a novembre c’è un Mondiale da giocarsi. Due mesi per provare a ottenere una conferma con la sua rappresentativa. A patto di prendersi, prima, la fascia sinistra dell’Inter una volta per tutte.