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Il Genoa di Gilardino punta sulla difesa, ma ha un nuovo Messias

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Il Genoa di Gilardino è una delle sorprese di questa Serie A. Il suo calcio pone grande attenzione alla fase difensiva, ma l’aggiunta di Messias tra i titolari porta novità in fase offensiva.

TATTICA – Il modulo di riferimento di Gilardino è il 3-5-2, declinato con grande attenzione alla fase difensiva. In non possesso spesso si vede un 5-4-1 con baricentro basso e linee strette. Non a caso la squadra è terz’ultima in A per possesso medio col 43,5%, una percentuale che in trasferta si abbassa persino al 41,8% (penultima in A). Questo però non significa che il Genoa abbandoni la fase offensiva, che punta forte su Gudmundsson (miglior marcatore della squadra, primo per dribbling e passaggi chiave) come riferimento mobile e su Retegui (secondo miglior marcatore, primo per tiri a partita) come invece riferimento fisico. Protagonisti della fase offensiva sono anche gli esterni.

STATISTICHE – I 31 gol subiti rendono i rossoblù la settima miglior difesa in A. Di questi, 15 sono arrivati in trasferta il quarto miglior dato del campionato (solo Napoli, Juventus e Inter ne hanno subiti meno). Meno brillante l’attacco: gli 11 gol segnati lontano da Marassi sono il quarto peggior risultato in A. L’idea di gioco diretta di Gilardino si traduce in molti lanci lunghi, per la precisione il quarto dato maggiore del campionato. I calci piazzati sono un punto di forza: 8 gol segnati (terzi in A) e 4 subiti (sempre terzi).

DETTAGLI – Josep Martinez è un elemento cardine del gioco di Gilardino. Il suo Genoa infatti cerca sempre di sviluppare il gioco dalla difesa, e il portiere è un elemento di movimento aggiunto: quarto per passaggi medi, primo per lanci lunghi. Bani, pur poco pubblicizzato, è il leader della difesa oltre che il protagonista assoluto della prima costruzione: primo per passaggi medi, primo per spazzate. A centrocampo il protagonista assoluto della stagione è Frendrup, in entrambe le fasi. Il giovane danese è secondo per rendimento secondo Whoscored, quarto per passaggi medi, primo per contrasti, secondo per intercetti, migliore negli assist con 4, autore di un gol e capace di coprire ogni ruolo a centrocampo oltre che a coprire anche gli esterni. Messias è la sorpresa delle ultime partite. Gilardino ha ritagliato per lui un ruolo ibrido tra centrocampo e attacco, e l’ex Milan ha dimostrato corsa, fisico e capacità tattiche, diventando un elemento fondamentale per sviluppare la fase offensiva con qualità, affiancando Gudmundsson nella rifinitura.

Pubblicato da
Giulio Di Cienzo

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