Gagliardini imprescindibile per Conte: dato sulle presenze non mente
Roberto Gagliardini è il pomo della discordia dell’Inter di Antonio Conte: la piazza lo crocifigge, Conte non riesce a farne a meno. Le presenze dell’ex Atalanta certificano la fiducia del tecnico
ENIGMA – Roberto Gagliardini è uno dei calciatori più criticati dell’Inter. Antonio Conte l’ha rivalutato pesantemente, dopo annate di grande difficoltà, e ha deciso di puntare forte su di lui, come perno tattico di un centrocampo che, negli ultimi mesi, è stato più volte messo in discussione. Della serie: cambiano gli interpreti, cambiano i sistemi, ma Gagliardini è sempre lì. Il dato sulle presenze in campo lo dimostra. Il coronavirus ha costretto l’ex Atalanta a saltare le prime due gare di Champions League, contro Borussia Mönchengladbach e Shakhtar Donetsk, più un paio di partite di campionato. In termini di minutaggio, togliendo Samir Handanovic, Gagliardini è il nono in classifica generale tra i nerazzurri, davanti a gente come Alexis Sanchez, Milan Skriniar e Aleksandar Kolarov.
DOGMA – Da quando Gagliardini è tornato a disposizione di Conte, il tecnico l’ha schierato titolare in 6 partite su 8, nelle altre due (contro il Real Madrid, a Valdebebas, e contro l’Atalanta) è comunque subentrato. Considerando le gare prima dello stop forzato per COVID, Gagliardini è partito titolare contro Lazio e Benevento, restando in panchina solo contro la Fiorentina – unico caso – alla prima giornata. In generale, Gagliardini è rimasto in campo per 90′ in tre occasioni, contro Sassuolo, Bologna e Borussia Mönchengladbach al ritorno. Questi numeri potrebbero bastare a comprendere quanto Conte si fidi di Gagliardini. E anche per la gara di domani, contro lo Shakhtar Donetsk, il tecnico nerazzurro non sembra intenzionato a cambiare idea.