Christian Eriksen, nella sfida tra Inter e Fiorentina, è partito titolare. La prestazione del danese, però, è stata opaca: pochi lampi di classe e molte pause. Il danese non è riuscito ancora ad imporsi in Serie A
OPACO – Christian Eriksen, nella serata di ieri, è sceso in campo in Inter-Fiorentina, da titolare. La presenza del centrocampista danese, però, non è stata determinante. Pochi lampi di classe e molti momenti di “pausa” hanno caratterizzato la prestazione di Eriksen che non è mai sembrato totalmente inserito nel meccanismo tattico di Antonio Conte. Il danese, nonostante sia stato schierato nel suo ruolo prediletto, quello di trequartista, è stato raramente pericoloso ed i passaggi illuminanti per i compagni si contano sulle dita di una mano. Si tratta di un problema tattico?
RUOLO – Eriksen interpreta il ruolo in maniera totalmente diversa rispetto a quelli che sono i diktat tattici di Antonio Conte: il tecnico nerazzurro, infatti, predilige centrocampisti di corsa, mobili e che sappiano attaccare bene lo spazio. Eriksen, che fa della qualità il suo punto di forza, gioca a ritmi più compassati che. al momento, non si sposano con l’idea di calcio di Conte e dell’Inter. Tanto che, Stefano Sensi, dal suo ingresso in campo, ha totalmente ribaltato la squadra, apparsa troppo timida in attacco con Eriksen sulla trequarti. Da un giocatore con il pedigree nobile come quello del danese è lecito aspettarsi qualcosa di più.
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