Eriksen oggi un anno dopo il giorno più lungo (anche per i tifosi dell’Inter)
Eriksen un anno fa, quando vestiva per l’ultima volta nel 2021 la maglia della sua Danimarca, era un calciatore dell’Inter. Oggi non lo è più ma non è questa la notizia su cui focalizzarsi 365 giorni dopo. E dal 2022 anche la carriera calcistica del centrocampista danese è ripartita
UN ANNO FA – Il 12 giugno 2021 il cuore di Christian Eriksen si è fermato per un po’. E per altrettanto tempo si è fermato anche quelli di tutti i “co-protagonisti” di quell’incubo. Chi era in campo. Chi era a casa. E chiunque fosse venuto a conoscenza della notizia da Copenhagen, dove si giocava Danimarca-Finlandia di UEFA Euro 2020. Gli Europei poi vinti dalla Nazionale Italiana a Londra. Ciò che è successo al centrocampista danese ha condizionato non poco la quotidianità di qualsiasi tifoso e/o semplice appassionato di calcio. Rientrato l’allarme in meno di 24 ore, dal 13 giugno 2021 (vedi editoriale) è iniziata un’altra vita per Eriksen. E il fatto che in questa nuova vita ci sia ancora spazio per il calcio è la notizia più sorprendente ma non la più importante. Il calcio internazionale, ovviamente. Non quello italiano, da cui l’ex numero 24 nerazzurro si è dovuto separare poco prima di Natale. In un anno è cambiato tutto. Tutto ciò che è secondario.
La nuova vita di Eriksen senza Inter
UN ANNO DOPO – Oggi è il 12 giugno 2022. E parlare oggi di Eriksen come centrocampista del Brentford (ma in scadenza di contratto a fine stagione, ndr) anziché dell’Inter fa male. Fa male un po’ tutto della fine della – purtroppo solo fugace – avventura interista di Eriksen. E sicuramente qualche dettaglio poteva essere curato e gestito meglio. Ma a un anno di distanza da quel giorno fa un po’ meno male, ripensando a ciò che è stato e ciò che potrà ancora essere… per il mondo del calcio. Del bel calcio. Il 12 giugno 2021 è stato il giorno più lungo della vita di Eriksen, ma anche quello dei “suoi” tifosi interisti e non solo danesi. “Siamo morti insieme”, canterebbe qualcuno. Ci sarà sempre un po’ di Eriksen nella storia dell’Inter e viceversa, anche se le strade (calcistiche) si sono separate e non potranno ricongiungersi in campo. Ma non si parlava di calcio un anno fa e non si parla di calcio nemmeno ora. Buon “compleanno”, Chris.