Eriksen in crescita, Europa League nel mirino: i numeri di Inter-Fiorentina
Migliorano le prestazioni di Christian Eriksen, che sembra iniziare a entrare nei meccanismi della squadra di Antonio Conte. I numeri della sua prestazione in Inter-Fiorentina parlano chiaro, specialmente per quanto riguarda la mole e la precisione dei suoi passaggi.
PRECISIONE – Dopo le feroci (e a volte esagerate) critiche per le sue prestazioni dall’arrivo in Serie A, Christian Eriksen ha mostrato (anche se non completamente) le sue qualità in Inter-Fiorentina. La prestazione del danese sulla trequarti è stata soddisfacente e proprio dai suoi piedi sono passate alcune delle azioni più pericolose della squadra. Un esempio è il cross pennellato per la testa di Romelu Lukaku, la cui conclusione è andata sfortunatamente a sbattere contro la traversa della porta difesa da Terracciano. Dei 54 passaggi provati ieri dal trequartista nerazzurro, ben 50 sono andati a segno, ovvero il 93%. Di questi, quattro sono stati i passaggi “chiave”, tra cui quello per l’occasione del centravanti belga.
CRESCITA – Certo, nonostante la bella prestazione di Inter-Fiorentina, Eriksen può (e deve) far vedere ancora di più, specialmente per un giocatore con le sue qualità. Uno dei valori aggiunti che ancora mancano e che proprio lui potrebbe portare, sono i calci di punizione. Il danese è uno specialista nel campo, come ha dimostrato nel derby di ritorno contro il Milan, colpendo un’incredibile traversa. Quale migliore occasione di mettere in mostra le sue capacità dell’Europa League?
OBIETTIVO – Proprio in Europa League è arrivato il primo gol di Christian Eriksen con la maglia dell’Inter, in occasione dei sedicesimi di finale contro il Ludogorets. Una delle tante competizioni in cui il danese ha lasciato la firma in stagione, considerando anche la prima metà giocata con la maglia del Tottenham: Premier League, Champions League, Serie A, Coppa Italia ed Europa League. Ed è proprio da qui che deve ripartire, confermando una crescita iniziata nella partita contro la Fiorentina e dimostrare la fama da top player che lo ha accompagnato in Italia. Regalando magari un trofeo ai nerazzurri dopo nove anni.