Eriksen arma segreta? L’Inter riscopre (finalmente) le punizioni dirette
Con il gol di ieri sera segnato da Christian Eriksen nel finale del derby, l’Inter ha finalmente (ri)scoperto un’arma riposta per lungo tempo nel cassetto. Quella delle punizioni dirette. Ecco perché adesso proprio il danese può essere l'”arma segreta” della squadra di Antonio Conte.
ASSO NELLA MANICA – Quante volte, in questi ultimi anni, noi tifosi nerazzurri ci siamo dimenticati la gioia di un bel gol su punizione? A farcelo riscoprire, nel migliore dei modi e nel migliore dei palcoscenici, è stato ieri sera Christian Eriksen. Il suo tiro pennellato all’incrocio dei pali ha infatti permesso all’Inter di conquistare la vittoria nel derby all’ultimo (circa) secondo della partita, con annessa qualificazione alla semifinale.
ARMA IN PIÙ – Proprio le punizioni – di cui Eriksen si è a lungo in carriera dimostrato specialista – possono essere l’arma in più per la squadra di Antonio Conte. Specialmente nelle partite in cui diventa più difficile (come a Udine) sbloccare il risultato. Negli ultimi tempi i nerazzurri hanno dimostrato grande capacità di creare palle gol, un po’ meno di concretizzarle. Come successo anche ieri sera, dove la vittoria è arrivata grazie a due tiri in porta.
LUNGO TEMPO – Ed era proprio da molto tempo che l’Inter non aveva trovato la via del gol su un calcio di punizione diretto. Ci aveva già provato Eriksen lo scorso anno, nel famoso derby vinto in rimonta per 4-2, con la traversa che trema ancora adesso. Un taboo che reggeva dall’aprile del 2018, con un tiro-cross di Cancelo che trovò la rete contro il Cagliari. Per trovare invece un gol “volontario” da calcio di punizione, dobbiamo tornare all’ottobre del 2017, con Marcelo Brozovic contro il Benevento. Proprio quel Benevento che i nerazzurri affronteranno a San Siro nella prossima giornata di campionato. E chissà che non sia nuovamente necessario proprio un calcio di punizione, magari di Christian Eriksen.