Eriksen affaticato ma non a tal punto da rivoluzionare l’Inter: le opzioni anti-Verona
Eriksen è uno dei candidati alla panchina in vista di Inter-Verona, perché Conte sta ragionando su alcune rotazioni post-La Spezia. Ma la scelta di rinunciare al danese stravolgerebbe tutto la squadra, nuovamente
STUDIARE L’AVVERSARIO – All’andata in casa dell’Hellas Verona una mossa – mai più ripetuta dal 1′ – ha dato un vantaggio competitivo alla squadra nerazzurra. Fuori una mezzala, dentro un trequartista (in più). L’Inter si presenta con il 3-4-2-1 (vedi analisi tattica di Inter-Verona) e cambia completamente l’approccio alla partita. È la mossa vincente per affrontare e battere la squadra di Ivan Juric, che è una delle più “fastidiose” in Serie A. Si verificherà la stesso scenario a San Siro nel weekend? L’idea c’è (ma non convince).
DIVERSE OPZIONI – Nelle ultime ore la candidatura di Stefano Sensi è sempre più quotata per una maglia da titolare. Il numero 12 prenderebbe il posto di Christian Eriksen nel centrocampo nerazzurro. Ma con che ruolo? Da mezzala sinistra, ad agire da regista all’ombra di Marcelo Brozovic, probabilmente no. Più che 3-5-2, probabilmente proprio 3-4-2-1 come all’andata. Troppo scontato, forse. Le ultime prestazioni di Eriksen hanno messo in evidenza che il danese, impegnato molto più in fase difensiva e quindi di non possesso, meriterebbe un po’ di riposo. L’ipotesi panchina c’è ma Conte valuterà la cosa con attenzione. Rivoluzionare nuovamente la squadra dopo due pareggi a dir poco beffardi non sembra una mossa “contiana”. Se proprio dovesse rifiatare Eriksen, non è da escludere l’inserimento di Roberto Gagliardini per aggiungere fisicità al centrocampo, permettendo agli esterni di sganciarsi con più libertà (all’occorrenza).