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Dzeko si è già preso l’Inter, ma non può bastare: serve un intervento mirato

Edin Dzeko ha fatto il suo esordio ufficiale ieri con la maglia dell’Inter e si è già preso il suo ruolo da protagonista nello scacchiere di Simone Inzaghi. L’attaccante bosniaco ha tutto per essere fondamentale, ma da solo non può bastare e serve urgentemente un giocatore per permettergli di rifiatare.

GIA’ FONDAMENTALE – In questo fine settimana è iniziata la Serie A 2021-22 e l’esordio di ieri dei campioni d’Italia in carica dell’Inter è stato travolgente. I nerazzurri di Simone Inzaghi hanno travolto il Genoa mettendo in mostra una chiara identità data dal nuovo tecnico e soprattutto un brillante Edin Dzeko. Sulla prestazione dell’attaccante bosniaco prelevato dalla Roma dopo la partenza di Romelu Lukaku si è già detto in altri discorsi (leggi QUI). Dzeko non è Lukaku, ma paradossalmente può far giocare meglio l’Inter e ieri ne ha data una prima e convincente dimostrazione. L’ex capitano della Roma ha tutto per diventare un elemento fondamentale dello scacchiere di Simone Inzaghi, ma qua arriva la nota dolente; l’Inter rischia di diventarne troppo dipendente.

SERVE UN RINFORZO – Si è detto negli ultimi 2 anni dell’eccessiva importanza di Romelu Lukaku nell’Inter di Antonio Conte. L’affermazione conteneva un fondo di verità in quanto gran parte dei palloni della manovra offensiva nerazzurra passavano proprio dai piedi dell’attaccante belga passato al Chelsea. Dzeko rischia di ritrovarsi in una posizione simile negli equilibri nerazzurri e allo stato attuale è l’unico attaccante in rosa a possedere determinate caratteristiche. E qui scoppia il problema. La carta d’identità non gioca assolutamente a favore di Dzeko che ha compiuto 35 anni a marzo. La stagione sarà lunga e dura per un’Inter che oltre a difendere lo scudetto mira a fare meglio in Champions League rispetto agli anni passati. Non è pensabile che Dzeko possa giocarle tutte, avrà bisogno dei suoi momenti per rifiatare. Inzaghi sa come gestire i giocatori, ma la situazione attuale è che Dzeko sarebbe costretto a giocarle tutte per mancanza di reali e concrete alternative. Un problema che aveva anche Antonio Conte con Romelu Lukaku e non a caso in questi due anni abbiamo dovuto assistere anche ai momenti in cui il gigante belga si prendeva i suoi sacrosanti periodi di ricarica delle batterie fin troppo spremute. Inzaghi lo ha ribadito ieri, arriverà un attaccante e si spera che possa essere un attaccante capace di alternarsi con Dzeko. Il numero 9 bosniaco ha già dimostrato di essere prezioso, forse anche troppo, per le fortune dell’Inter: spremerlo senza alternative sarebbe un rischio troppo grande per tutti, un rischio che Dzeko e Inzaghi sono i primi a non voler correre.

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