Dybala come Eriksen ma a cifre raddoppiate: caso Juventus non tira come l’Inter?
Dybala ormai da oltre un anno è un pesce fuor d’acqua nei progetti della Juventus, ma con Pirlo in panchina la situazione sta degenerando. Il modo in cui viene trattata la notizia in Italia non è certo paragonabile alla gestione Eriksen in casa Inter. Eppure ci sono dati oggettivi che mettono in evidenza qualcosa di cui si tende a non parlare
CASO SOMMERSO – La stagione di Paulo Dybala sotto la gestione Andrea Pirlo scricchiola dal primo giorno. E serve a poco la fascia di capitano “obbligata” dalle gerarchie o l’inutile gol segnato nell’1-4 in casa del Ferencvaros in Champions League. Dybala finora ha giocato due partite più sei spezzoni, per un totale di circa 400 minuti in otto occasioni. Il problema c’è, è evidente. Tecnico? Impossibile, l’argentino fa la differenza come pochi. Tattico? Non ce ne voglia il “Maestro”, ma sarebbe un’offesa per tutti. Atletico? Può essere, al momento non sembra al top della forma. Economico? Ecco, questo dettaglio passa troppo spesso inosservato. Dybala ha il contratto in scadenza il 30 giugno 2022, ma da mesi ha chiesto l’adeguamento dell’ingaggio. Si è parlato di cifre assurde (15 milioni di euro a stagione!). Ed è comprensibile il “fastidio” nell’ambiente bianconero, da tempo a lavoro per sistemare i problemi finanziari post-Coronavirus. Anzi, post-acquisto di Cristiano Ronaldo, già… Ed è legittimo per la Juventus. Ma qualcosa non torna in tutto ciò.
ERIKSEN X2 – La notizia che si fa fatica a leggere e sentire in Italia è il “caso Dybala”. Un caso che, a sentir parlare Pirlo, non è poi così facile da tenere all’oscuro. Non si legge nemmeno che “Dybala è sul mercato”, anche perché la Juventus non riesce a piazzarlo da oltre un anno e mezzo (per colpa del sì di Romelu Lukaku all’Inter, tra l’altro). La situazione di Dybala a Torino oggi è molto più critica di quella di Christian Eriksen a Milano (vedi dati sul minutaggio, ndr). Non solo perché guadagnano pressoché la stessa cifra, ma perché le richieste dell’argentino per restare alla Juventus puntano al doppio rispetto a oggi. Rispetto a Eriksen. Un problema enorme che potrebbe risolversi solo con una cessione, anche a prezzo di saldo, in grado di far registrare una plusvalenza. Ma in Italia nel 2020 si parla solo del “caso Eriksen”. Il “caso Dybala” non tira a livello di copie? O è troppo scomodo parlarne? Forse la famosa “protezione mediatica” di cui si parla da anni all’Inter è ora che venga messa in atto. Ne va della serenità di tutto l’ambiente, no?