Dybala all’Inter ora ha senso grazie al gioco di Conte: i motivi dell’affare
Da mesi circolano voci, indiscrezioni, idee di uno scambio Dybala-Icardi tra Juventus e Inter. Ora che in nerazzurro c’è Conte la Joya potrebbe essere un grande rinforzo per la squadra.
PROBLEMI CON SPALLETTI – Lo scambio tra Mauro Icardi e Paulo Dybala solo sei mesi fa era fantascienza. Per motivi di mercato, politici, ma anche – se non soprattutto – tecnici. Lasciando perdere la visione dell’ormai ex capitano dell’Inter alla Juventus, il numero 10 bianconero sotto la guida di Luciano Spalletti avrebbe trovato limiti simili se non uguali a quelli su cui è finito per scontrarsi con Massimiliano Allegri. Nel 4-2-3-1 l’argentino di Laguna Larga infatti o fa l’esterno o fa il trequartista. Ruoli che, bene o male, lo allontanano dalla porta e finiscono per limitare il suo rendimento come visto soprattutto in questa stagione in bianconero. Questo tralasciando il fatto che Spalletti, come dimostrato nella seconda stagione nerazzurra dall’eterna querelle sulla coppia Icardi-Lautaro Martinez, da trequartista preferisce giocatori con tutt’altre caratteristiche (vedi Radja Nainggolan). Il toscano però non è più l’allenatore dell’Inter e questo cambia le cose. Molto, probabilmente più di quanto si percepisca.
PROFILO DA PUNTA – Dybala, come base tecnica, è una punta. La sua esplosione a Palermo avviene giocando appunto da punta unica, un 9 non del tutto vero se non proprio falso. Una punta, molto mobile, tecnica, capace però di tagliare, di vedere la porta anche da fuori area e con un’abilità di giocare la palla invidiabile, utile anche in altre zone del campo. Proprio per questo ventaglio di doti, insieme a un certo spirito di sacrificio, Allegri lo ha spostato più o meno ovunque, finendo per fargli fare il raccordo tra centrocampo e attacco. Probabilmente un’esagerazione. Antonio Conte invece nei suoi moduli di riferimento cerca sempre di avere giocatori così in attacco, che facciano gli attaccanti e si occupino della fase offensiva.
OK CON CONTE – Che sia 4-4-2 (o 4-2-4) come nelle sue prime esperienze, che sia 3-5-2 o 3-4-3 Conte infatti ha sempre chiesto ai suoi giocatori offensivi di attaccare lo spazio, muoversi, dialogare e cercare la porta, giocando molto in verticale. Senza tralasciare pressing e fase difensiva, certo, ma comunque con l’idea di fare le punte. Dybala con questa idea tattica andrebbe a nozze e potrebbe tornare ad esprimere il suo vero talento. Che ha sempre incluso un certo bagaglio di gol (dall’ultimo anno a Palermo nel 2014-2015 è sempre in doppia cifra in stagione, l’ultima è l’unica sotto le 10 reti in Serie A). A patto di mandarlo a giocare verso la porta avversaria e non verso la propria.