Dimarco nome buono per ogni emergenza di Inzaghi se l’Inter non cala il tris
Dimarco da inizio stagione è centrale nei piani di Inzaghi ma nella seconda parte rischia di essere addirittura protagonista. La duttilità del classe ’97 scuola Inter può rappresentare un’ancora di salvezza in caso di delusione post-mercato di riparazione
MERCATO INTERNO – Con il sempre più probabile addio di Aleksandar Kolarov (vedi focus) e le complicazioni per anticipare l’arrivo di Filip Kostic (vedi focus), Simone Inzaghi è costretto a fare di necessità virtù. E i “rinforzi” deve trovarli all’interno della sua rosa. In attesa di novità last minute dal mercato, in chiusura il 31 gennaio. Se poi aggiungiamo anche il possibile prestito di Stefano Sensi (vedi focus), lo scenario si complica notevolmente. Nell’attuale rosa nerazzurra è presente un jolly in grado di essere utile per ogni evenienza. Questa è l’importanza di Federico Dimarco nell’Inter di Inzaghi. E il classe ’97 del vivaio nerazzurro ha già dimostrato come e perché.
TRE IN UNO – Al momento Dimarco rappresenta la prima alternativa in difesa ad Alessandro Bastoni, che è il terzo sinistro titolare per Inzaghi. Con l’addio di Kolarov diventerà il suo ruolo principale. Non solo. Tralasciando gli altri jolly di fascia utilizzabili tanto a destra quanto a sinistra, Dimarco a centrocampo è anche il backup mancino di Ivan Perisic nel ruolo di quinto sinistro. E quando non gioca Hakan Calhanoglu, di cui Sensi in condizioni normali è l’alter ego, tocca a Dimarco incaricarsi dei calci piazzati. Calci di punizione e angoli rappresentano il principale punto di forza di Dimarco. Che sulla fascia sinistra ha un approccio atipico rispetto ai titolari, ma da fermo può essere molto più pericoloso. Sperando di essere ascoltato attraverso il mercato in entrata, Inzaghi per il momento si può affidare al “paracadute” Dimarco fino a fine stagione. Un tappabuchi sempre pronto all’uso. Troverà più spazio in questo finale di stagione?