Dimarco in difesa, in Bologna-Inter Arnautovic sfrutta i suoi limiti
Bologna-Inter ha mostrato pregi e difetti di Dimarco. Il terzino è stato esposto da Arnautovic in tutti i suoi limiti nella fase difensiva.
PRO E CONTRO – Dimarco è un giocatore sempre utile per l’impostazione del gioco. Contro il Bologna è stato il giocatore con più tocchi malgrado sia stato sostituito al settantesimo. Ed è stato uno sbocco fondamentale della manovra soprattutto quando i rossoblù hanno abbassato il baricentro. Non è un caso abbia trovato ben 5 tiri. Tutto questo però ha un prezzo da pagare nella fase difensiva pura. Il numero 32 infatti fisicamente non è certo un colosso. Questione di altezza, ma anche di cattiveria, di attitudine all’uso del fisico, della forza. Arnautovic lo ha capito molto in fretta. E lo sfruttato.
SCELTA SPECIFICA – L’austriaco è un attaccante esperto. E molto bravo a usare il fisico, sia a difendere la palla che per farsi spazio in area. Nell’attacco del Bologna è lui il riferimento assoluto e tutto gli gira attorno. In pochi minuti Arnautovic ha capito di poter trovare un vantaggio giocando sul lato sinistro della difesa dell’Inter. E ha iniziato a mettere in croce Dimarco. Non è un caso che sul primo gol vada a staccare proprio davanti al numero 32. Lo ha cercato e scelto apposta. Sfruttando i limiti fisici del mancino nerazzurro.
CRESCERE INSIEME – Dimarco è un giocatore con pregi e difetti. Ma per giocare nell’Inter non ci si può accontentare. Nemmeno per un giocatore di relazione. Il terzino deve lavorare sui suoi difetti e crescere. Del resto il ruolo da terzo di difesa ha iniziato a farlo da poco. Deve imparare. Ma, appunto, serve che riconosca i suoi limiti e lo faccia. E che anche Inzaghi e i suoi compagni lo proteggano meglio magari. Perché sul gol di Arnautovic de Vrij lascia chiaramente l’uomo e la zona al numero 32, con un po’ troppa facilità considerando la situazione e il mismatch fisico. Serve un lavoro migliore. Da tutti.