De Zerbi fa il Guardiola, Conte come Mourinho: Barcellona-Inter +11 (anni)
De Zerbi è il nuovo che avanza tra gli allenatori italiani ed europei. Il nuovo Guardiola, per molti. A Conte, invece, basta vincere tra le critiche come Mourinho. Dopo l’ultimo Inter-Sassuolo si torna automaticamente con la mente a quel Barcellona-Inter annata 2010
MOURINHO KO – La partita migliore della carriera di José Mourinho è una sconfitta. Una sconfitta che è valsa una finale di Champions League, poi vinta. L’1-0 di Inter-Barcellona del 28 aprile 2010 è un risultato che ancora oggi fa storia. E soprattutto scuola. Stiamo parlando di Mourinho, che qualcosa in carriera da allenatore ha vinto… E l’eterno rivale, Pep Guardiola – uno che ha vinto altrettanto -, non ha ancora superato quel fallimento. Il Tiqui-Taca spagnolo che batte il catenaccio italo-portoghese ma non al punto di andare in finale. Una (bella) storia di calcio (brutto). No? Con Inter-Sassuolo del 7 aprile 2021 siamo tornati lì, al Camp Nou.
DE ZERBISMO – Al posto di Guardiola c’è Roberto De Zerbi, che in Serie A gioca a fare Guardiola pur non avendo un Barcellona da allenare. E il suo Sassuolo gioca benissimo, peccato solo non riesca neanche a perdere vincendo (come fatto dallo spagnolo undici anni fa). Il Sassuolo a San Siro ha perso e basta. Ha perso perché il suo avversario si chiama Antonio Conte, che non gioca a fare Mourinho. È Conte e fa Conte. Infatti vince giocando a modo suo, senza dover lavorare sul catenaccio e/o in inferiorità numerica. Niente contropiede, solo ripartenze. Calcio concreto. A giocare (bene) pensano gli altri, Conte vince (vedi analisi tattica di Inter-Sassuolo).
OK CONTE – Sarebbe tutto così ben delineato se non fosse per i commenti critici e polemici extra-campo. Anzi, extra-calcio. Qualcuno ha deciso che l’Inter è brutta, gioca male e non merita di vincere. Quindi sì, per una volta a Conte viene comodo fare Mourinho. Undici anni dopo quel Barcellona-Inter. Il 2-1 di Inter-Sassuolo, raccontato come se fosse una sconfitta, dice che l’Inter dopo questi tre punti è a +11 sul Milan secondo. A prescindere dai dati sul possesso palla e sulle occasioni create. Il problema non è mai De Zerbi – bravissimo – né Conte, oggettivamente più bravo (e vincente). Il problema è come viene raccontato il tutto dagli addetti ai lavori. Ma per Conte è OK così, come lo era per Mourinho nel 2010. E agli interisti va bene. Maggio è vicino.