Darmian jolly difensivo per Conte, ecco come ha giocato a Parma
Darmian è un grande classico delle voci di mercato dell’Inter. Nella rosa di Conte sarebbe un jolly difensivo, ma come ha giocato in questa stagione a Parma?
VECCHIO PALLINO – Darmian in maglia Inter è una voce ricorrente fin dal primo giorno che ha firmato col Parma. Ma anche da ben prima in verità. I tifosi nerazzurri si ricorderanno che il difensore di scuola Milan è un obiettivo di vecchissima data, sin dai tempi in cui poi è andato al Manchester United. Parliamo del 2015. Adesso il tutto sembra sul punto di concretizzarsi. Cosa può dare Darmian alla squadra di Conte? Iniziamo a vedere come ha giocato in questa stagione.
TERZINO DUTTILE – Al suo ritorno in Italia dopo 4 stagioni in calando in Premier League (è passato da 39 a 7 presenze stagionali), agli ordini di D’Aversa Darmian ha principalmente ricoperto il ruolo di terzino destro nella difesa a quattro. Questa è la sua heatmap stagionale presa da Sofascore:
Evidente la sua presenza sulla destra, più in difesa che in attacco. Un terzino difensivo, come del resto richiedeva l’impostazione del tecnico. In stagione ha fatto anche un paio di presenze come titolare a sinistra, confermando la sua duttilità. Nella sua carriera matura infatti Darmian ha ampiamente dimostrato di saper giocare su entrambe le fasce, in più moduli. Destro di piede, al Torino allenato da Ventura si è imposto giocando a sinistra come esterno di centrocampo in un modulo a tre, prendendo il posto di un certo D’Ambrosio, che sapete benissimo a chi venne ceduto. E con la maglia dell’Italia allenato proprio da Conte si è anche disimpegnato come difensore nella linea a tre. Del resto nasce come centrale a quattro, giusto per completare il quadro delle sue possibilità.
REALTA’ DIVERSA – Darmian è un jolly difensivo, questo è chiaro. Conte lo potrebbe sfruttare in quattro ruoli, un po’ come negli anni ha dimostrato di saper fare D’Ambrosio, un nome ricorrente quando si tratta di capire come gioca il numero 36 del Parma. Il suo stile di gioco però dovrebbe cambiare radicalmente nel passaggio a Milano. Con D’Aversa infatti ha una media di 36,3 passaggi a partita con una percentuale di realizzazione del 78% e una chiara abitudine a una squadra con baricentro basso. Se non bassissimo. L’Inter è una squadra più abituata al possesso, agli scambi e con un’idea propositiva di gioco.