Darmian, Conte ha trovato un soldatino! Ma la crescita parte da lontano
Matteo Darmian ha portato a compimento oggi, in Inter-Cagliari, un processo di crescita che parte da lontano, e che lo ha accompagnato all’Inter circondato da una nuvola di indifferenza. In pochi mesi, l’ex Torino ha ribaltato le malelingue sul suo conto
EPIFANIA – L’immagine di copertina di questo articolo si sposa benissimo con il suo titolo: Darmian ha appena segnato il gol decisivo di Inter-Cagliari e sta cercando di rialzarsi, come spesso gli è capitato nel corso della sua carriera. Ma anche quella della foto è una caduta propedeutica alla gioia successiva: Darmian è l’eroe di giornata, sommerso dagli abbracci dei suoi compagni e del suo tecnico, che più di tutti l’ha voluto a Milano e gli ha dato fiducia.
IGNORATO – Ma la reciproca intesa tra Darmian e l’Inter parte da lontano. Quando l’ex Torino era tornato in Italia, via Parma, diverse fonti avevano confermato che il suo destino era già scritto: l’Inter. Sembrava uno di quei tormentoni che solo il calciomercato può offrire. E invece Darmian è arrivato davvero. La sua esperienza nerazzurra è però partita con la scorta dell’indifferenza da parte dei suoi nuovi tifosi. A detta di molti, Darmian sembrava apparentemente inutile.
DOPPELGANGER – Considerato una sorta di doppione di Danilo D’Ambrosio, Darmian ha sostituito proprio quest’ultimo (alle prese con parecchi problemi) come dodicesimo uomo nello scacchiere di Antonio Conte (vedi articolo). È curioso come, nella gara d’andata col Cagliari, D’Ambrosio abbia fornito un saggio della sua capacità di incidere dalla panchina; mentre un girone dopo il suo “doppione”, Darmian, abbia fatto la stessa cosa. Chi sosteneva che Darmian fosse un alter ego di D’Ambrosio aveva ragione. Ma l’Inter di Conte non può fare a meno di un calciatore di questo tipo.