Correa, quest’anno è lecito aspettarsi di più! Concorrenza ma anche stimoli
Correa deve dare di più rispetto all’anno passato. All’Inter, serve un Tucu in formato Lazio. La concorrenza Lukaku c’è ma occhio anche agli stimoli ‘nazionali’
NON SOLO I NUOVI − In casa Inter la curiosità è massima per vedere in campo i nuovi acquisti e ciò che questi potranno dare alla causa di Simone Inzaghi. Dal cavallo di ritorno Romelu Lukaku al baby gioiello vice Brozovic, Kristjan Asslani, passando per i vari Raoul Bellanova, Henrikh Mkhitaryan e André Onana. Ma oltre ai volti nuovi, l’Inter vuole anche una risposta da chi nuovo non lo è più: Joaquin Correa. Il primo anno in nerazzurro del Tucu non è stato sicuramente eccezionale: 36 gare stagionali condite da sei gol e due assist. Reti messe a referto in campionato sotto forma di doppiette (Verona, Udinese e Sampdoria). Correa ha avuto a che fare anche con diversi guai fisici che lo hanno precluso dai campi per diverse settimane. Quest’anno, è lecito aspettarsi di più anche da lui!
RIPARTIRE − Rispetto all’anno passato, però, il compito diventa ancor più complicato. L’arrivo di Romelu Lukaku non lo aiuterà certamente in termini di minutaggio e continuità. Il Tucu è ad oggi il suo primo sostituto. Inzaghi si aspetta tanto dal suo pupillo. D’altronde, è stato proprio il tecnico piacentino a volerlo a tutti i costi la scorsa estate con un esborso economico intorno ai 30 milioni di euro. L’ex Lazio è un’arma in più nello scacchiere offensivo dell’Inter. Risorsa che lo stesso allenatore ha utilizzato in larga misura nell’ultimo mese di campionato. Soluzione che ha portato i suoi frutti soprattutto in termini di fluidità e dinamicità di gioco. Correa, dunque, dovrà ripartire proprio da quelle ultime settimane di stagione. E il Mondiale in Qatar potrebbe dargli un’ulteriore scarica di adrenalina per convincere il CT Scaloni a convocarlo.