Correa in Viktoria Plzen-Inter lavora in raccordo, ma fatica a incidere
Correa in Viktoria Plzen-Inter ha giocato una gara con luci e ombre. Il suo apporto è stato decisivo in entrambi i gol, ma ancora una volta non è riuscito a trovare guizzi offensivi.
TITOLARE IN ATTACCO – Nella seconda partita in Champions League Inzaghi ha scelto di dare spazio a Correa in attacco, in coppia con Dzeko. Un’occasione per il Tucu di riscattarsi dopo le ultime prestazioni non proprio convincenti. Con il macroscopico errore col Bayern Monaco ancora negli occhi dei tifosi. Come è stata la prova dell’argentino?
APPORTO NEL GIOCO – La gara di Correa ha avuto luci e ombre. Questa è la mappa dei suoi tocchi presa da WhoScored:
L’argentino ha messo insieme 33 tocchi, con 27 passaggi, giocando spesso incontro ai centrocampisti, a cercare di raccordare il gioco. E il suo apporto si vede nei due gol dell’Inter. Nel primo confeziona l’assist per Dzeko, nel secondo serve di sponda sempre il bosniaco che poi trova l’assist per Dumfries. Non giocate straordinarie, ma utili. Sia per sviluppare una manovra avvolgente che nelle azioni decisive. Ma ci si può accontentare?
CERCASI IMPATTO – La risposta è no. Correa è sempre prezioso coi suoi movimenti per dare sbocchi alla manovra. E con lui in campo tendenzialmente la squadra gioca meglio e tiene di più il pallone. Ma all’Inter continua a mancare il suo apporto più qualitativo. La corsa, le accelerazioni, gli strappi, i dribbling. Il Tucu nemmeno contro il Viktoria Plzen è riuscito a mettere in mostra queste doti. Mostrando ancora una volta poca personalità. Come fosse ancora bloccato nell’esprimersi al meglio. Una situazione che si trascina ormai da troppo tempo.