Correa e Dumfries, pochi minuti e già tanti (troppi) giudizi affrettati
Correa e Dumfries sono due dei nuovi acquisti in questa stagione, ma a differenza di Calhanoglu e Dzeko hanno visto poco il campo finora. Diventa quindi impossibile avventurarsi in giudizi che rischiano solo di essere affrettati e deleteri, come spesso accade.
PAZIENZA – Chi segue il calcio ha spesso il bisogno impellente di esprimere un giudizio su un giocatore o su una squadra prima di poter effettivamente valutare il soggetto in questione. Caso lampante di questo impulso è la fretta con cui si stanno etichettando due dei nuovi acquisti dell’Inter in questa stagione: Denzel Dumfries e Joaquin Correa. L’olandese finora ha giocato solo tre partite da titolare e solo due volte è rimasto in campo per tutti i 90′. Negli altri match è subentrato nella ripresa, giocando solo gli ultimi minuti di gara. Pretendere che un giocatore arrivato pochi giorni prima dell’esordio dei nerazzurri in campionato sia già completamente inserito nei meccanismi della squadra sembra alquanto prematuro. Gli servirà tempo, come è normale che sia per un giocatore arrivato da una realtà completamente diversa, sotto ogni aspetto.
El Tucu Correa
ECCEZIONE – Correa addirittura arriva dopo la prima giornata contro il Genoa. L’affare con la Lazio si concretizza infatti a campionato già iniziato. Debutta con i fuochi d’artificio contro il Verona e poi è subito costretto ad uscire per infortunio nella sua prima presenza da titolare con il Bologna. Quella contro il Sassuolo è la prima partita in cui l’argentino gioca più di un tempo con la maglia nerazzurra. Meno di 200′ complessivi da quando è arrivato a Milano, fatti tutti di spezzoni e scampoli di gara. Impossibile esprimere un giudizio credibile basandosi su cosa abbiamo potuto vedere finora in campo. La morale è semplicemente questa: i nuovi acquisti hanno bisogno di tempo, a partire da Hakan Calhanoglu (vedi approfondimento) per arrivare fino a Dumfries e Correa. Soprattutto per gli ultimi due, in quanto il minutaggio con la maglia dell’Inter rende impossibile un’analisi concreta del loro reale valore. Il grande impatto di Edin Dzeko con il mondo Inter è l’eccezione, non la regola.