Correa disponibile solo da marzo, febbraio mese clou: Inter, ma il mercato?
Correa dovrà stare fuori un po’ e non è detto che il suo ritorno in campo venga accelerato, visti i precedenti. L’Inter ha ancora a disposizione un jolly da giocarsi per evitare di complicarsi ulteriormente i piani stagionali. Il mercato di gennaio può essere la soluzione a parte dei problemi creatisi nelle ultime ore
PROBLEMA CORREA – I tempi di recupero di Joaquin Correa non sono ancora ufficiali ma si possono ipotizzare in un range piuttosto attendibile. Partendo dal presupposto che l’Inter ha annunciato che l’attaccante argentino verrà rivalutato tra due settimane, è logico far partire ufficialmente la “riabilitazione” a ridosso del Derby di Milano. E i tempi di recupero non dovrebbero essere più corti di quattro-cinque settimane. Senza tener conto della completa riatletizzazione di Correa dopo oltre un mese di stop. E dato che in questa stagione il classe ’94 ormai ex Lazio non ha mai davvero trovato pace, tra Inter e Nazionale Argentina, è palese che Simone Inzaghi non vorrà rischiarlo una volta recuperato parzialmente. Nel frattempo che tornerà a completa disposizione di Inzaghi, ovvero a cavallo tra fine febbraio (per Genoa-Inter?) e inizio marzo (o Inter-Salernitana?), Correa avrà già perso le partite contro Venezia, Milan, Roma, Napoli, Liverpool e Sassuolo. In pratica il mese clou per la stagione dell’Inter, che rischia di complicarsi i piani nella lotta Scudetto in Serie A, uscire dalla Coppa Italia e buttare al vento i primi 90′ decisivi in Champions League, che potrebbero condizionare nettamente la partita di ritorno. In tutto ciò, perché non sfruttare il mercato di gennaio?
Inter, serve un attaccante “tampone” con Correa KO
MERCATO NECESSARIO – Avere a disposizione (forse) solo tre attaccanti per due maglie non è uno scenario che può star bene a Inzaghi. Soprattutto nel mese clou della stagione nerazzurra. Il calendario di febbraio, in attesa di aggiungere eventuali partite in altre date (vedi focus), è già complicato di suo. La cessione di Martin Satriano in prestito è stata affrettata ma ora non si può tamponare trattenendo un centrocampista come Stefano Sensi solo per fare numero. L’eventuale ritorno di Eddie Salcedo (vedi focus) servirebbe solo a limitare i danni numerici in panchina. E anticipare un acquisto intelligente come Filip Kostic (vedi focus) oggi appare davvero complicatissimo. Serve una via di mezzo. Sono rimasti ormai meno di dieci giorni per trovare un’occasione nel mercato di riparazione: serve un attaccante, in prestito. Possibile un centravanti che funga da alter ego di Edin Dzeko fino a fine stagione. Aspettando (il miglior) Correa…